Читать онлайн книгу "Il Killer di Halloween"

Il Killer di Halloween
Blake Pierce


Un Mistero di Riley Paige #17
“Un capolavoro del giallo e del mistero! L’autore ha svolto un magnifico lavoro, sviluppando i personaggi con un approfondito lato psicologico, descritto con tale cura da farci sentire all’interno della loro mente, provare le loro paure e gioire del loro successo. La trama è molto avvincente e vi catturerà per tutta la durata del libro. Ricco di colpi di scena, questo libro vi terrà svegli fino all’ultima pagina.”

–-Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (su Il Killer della Rosa)



IL KILLER DI HALLOWEEN è il libro #17 nella serie di thriller psicologici dei misteri di Riley Paige, che inizia con il bestseller IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)—gratuito, che ha ricevuto oltre 1. 000 recensioni a cinque stelle!



Un serial killer colpisce ad ogni Halloween, i corpi delle sue vittime riemergono anni dopo, e a pochi giorni da Halloween, spetta all’Agente Speciale dell’FBI Riley Paige fermare il killer, impedendogli di colpire di nuovo.



Come ha fatto questo killer a passare inosservato così a lungo? Quante vittime ci sono davvero state? E chi sarà il prossimo bersaglio?



L’Agente Speciale dell’FBI Riley Paige deve affrontare i suoi stessi demoni e la sua difficile vita familiare, mentre è impegnata in una corsa contro il tempo per entrare nella mente di un killer diabolico, pochi giorni prima che possa colpire di nuovo, uno che potrebbe persino essere più brillante di lei.



RiuscirГ  a fermarlo in tempo?



Un thriller ricco di suspense mozzafiato, IL KILLER DI HALLOWEEN ГЁ il libro #17 in una nuova affascinante serie, con un amato personaggio, che vi terrГ  incollati alle pagine fino a notte tarda.





Blake Pierce

IL KILLER DI HALLOWEEN




IL KILLER DI HALLOWEEN




(UN MISTERO DI RILEY PAIGE—LIBRO 17)




BLAKE PIERCE




TRADUZIONE ITALIANA


A CURA DI


IMMACOLATA SCIPLINI



Blake Pierce

Blake Pierce è autore bestseller secondo USA Today della serie mistery RILEY PAIGE, che include sedici libri (e altri in arrivo). Blake Pierce è anche l’autore della serie mistery MACKENZIE WHITE, che comprende tredici libri (e altri in arrivo); della serie mistery AVERY BLACK, che comprende sei libri; della serie mistery KERI LOCKE, che comprende cinque libri; della serie mistery GLI INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende cinque libri (e altri in arrivo); della serie mistery KATE WISE, che comprende sei libri (e altri in arrivo); del sorprendente mistery psicologico CHLOE FINE, che comprende cinque libri (e altri in arrivo); dell’emozionante serie thriller psicologica JESSIE HUNT, che comprende cinque libri (e altri in arrivo); della serie thriller psicologica che vi farà stare con il fiato sospeso, AU PAIR, che comprende due libri (e altri in arrivo); e della serie mistery ZOE PRIME, che comprende due libri (e altri in arrivo).



Avido lettore e fan da sempre dei generi mistery e thriller, Blake adora sentire le vostre opinioni, quindi non esitate a visitare il sito www.blakepierceauthor.com (http://www.blakepierceauthor.com/) per scoprire di piГ№ su questo autore e mettervi in contatto con lui.



Copyright © 2020 di Blake Pierce. Tutti i diritti sono riservati. Fatta eccezione per quanto permesso dalla Legge sul Copyright degli Stati Uniti d'America del 1976, nessuno stralcio di questa pubblicazione potrà essere riprodotto, distribuito o trasmesso in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, né potrà essere inserito in un database o in un sistema di recupero dei dati, senza che l'autore abbia prestato preventivamente il consenso. La licenza di questo ebook è concessa soltanto ad uso personale. Questa copia del libro non potrà essere rivenduta o trasferita ad altre persone. Se desiderate condividerlo con altri, vi preghiamo di acquistarne una copia per ogni richiedente. Se state leggendo questo libro e non l'avete acquistato, o non è stato acquistato solo a vostro uso personale, restituite la copia a vostre mani ed acquistatela. Vi siamo grati per il rispetto che dimostrerete alla fatica di questo autore.  Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, aziende, società, luoghi, eventi e fatti sono il frutto dell'immaginazione dell'autore o sono utilizzati per mera finzione. Qualsiasi rassomiglianza a persone reali, viventi o meno, è frutto di una pura coincidenza. L’immagine di copertina è usata sotto licenza di Shutterstock.com.



LIBRI DI BLAKE PIERCE

LA SERIE THRILLER DI ADELE SHARP

NON RESTA CHE MORIRE (Libro #1)

NON RESTA CHE SCAPPARE (Libro #2)

NON RESTA CHE NASCONDERSI (Libro #3)



THRILLER DI ZOE PRIME

IL VOLTO DELLA MORTE (Volume#1)

IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Volume #2)

IL VOLTO DELLA PAURA (Volume #3)



LA RAGAZZA ALLA PARI

QUASI SCOMPARSA (Libro #1)

QUASI PERDUTA (Libro #2)

QUASI MORTA (Libro #3)



THRILLER DI ZOE PRIME

IL VOLTO DELLA MORTE (Libro #1)

IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Libro #2)

IL VOLTO DELLA PAURA (Libro #3)



I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)

IL QUARTIERE PERFETTO (Libro #2)

LA CASA PERFETTA (Libro #3)

IL SORRISO PERFETTO (Libro #4)

LA BUGIA PERFETTA (Libro #5)

IL LOOK PERFETTO (Libro #6)



I GIALLI PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

VICOLO CIECO (Libro #3)

UN VICINO SILENZIOSO (Libro #4)

RITORNA A CASA (Libro #5)

FINESTRE OSCURATE (Libro #6)



I GIALLI DI KATE WISE

SE LEI SAPESSE (Libro #1)

SE LEI VEDESSE (Libro #2)

SE LEI SCAPPASSE (Libro #3)

SE LEI SI NASCONDESSE (Libro #4)

SE FOSSE FUGGITA (Libro #5)

SE LEI TEMESSE (Libro #6)

SE LEI UDISSE (Libro #7)



GLI INIZI DI RILEY PAIGE

LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

ADESCAMENTO (Libro #3)

CATTURA (Libro #4)

PERSECUZIONE (Libro #5)



I MISTERI DI RILEY PAIGE

IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

KILLER PER CASO (Libro #5)

CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

MORTE SUI BINARI (Libro #12)

MARITI NEL MIRINO (Libro #13)

IL RISVEGLIO DEL KILLER (Libro #14)

IL TESTIMONE SILENZIOSO (Libro #15)

OMICIDI CASUALI (Libro #16)

IL KILLER DI HALLOWEEN (Libro #17)



UN RACCONTO BREVE DI RILEY PAIGE

UNA LEZIONE TORMENTATA



I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

PRIMA CHE ANELI (Libro #10)

PRIMA CHE FUGGA (Libro #11)

PRIMA CHE INVIDI (Libro #12)

PRIMA CHE INSEGUA (Libro #13)



I MISTERI DI AVERY BLACK

UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

UNA RAGIONE PER SCAPPARE (Libro #2)

UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)

UNA RAGIONE PER MORIRE (Libro #6)



I MISTERI DI KERI LOCKE

TRACCE DI MORTE (Libro #1)

TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)




PROLOGO


Lo Sceriffo Emory Wightman stringeva ancora la torcia mentre due dei suoi poliziotti scavavano nella terra morbida. La buca, lunga e stretta, si era fatta davvero profonda, ormai.

L’Agente Tyrone Baldry si fermò e uscì fuori dalla buca. Appoggiandosi alla pala, si asciugò la fronte con la manica sporca.

“Ehi, Sceriffo” Baldry esclamò, “le spiacerebbe sostituire uno di noi per un po’?”

“Potremmo prenderci una piccola pausa” gli fece eco l’Agente Newt Holland, continuando però a scavare la terra in fondo alla buca.

Wightman sbuffò. “Qualcuno deve tenere la torcia.”

Entrambi i poliziotti emisero un grugnito sarcastico.

Ma, in effetti, la piccola radura nel bosco era diventata buia mentre lavoravano. Wightman prese in considerazione di fermare tutto, finché non fossero riusciti ad illuminare l’area in maniera appropriata. Poi scacciò quel suo pensiero: se c’era qualcosa in quella buca, dalle dimensioni di una fossa, voleva saperlo adesso.

Non avevano trovato alcunché l’ultima volta.

Ebbe come un déjà vu, spostando lo sguardo intorno, nell’oscurità. Era stata una fresca notte di autunno, proprio come quella, quasi un anno prima. Erano giunti lì seguendo un oscuro indizio, in cerca di una persona scomparsa, una ragazza di nome Allison Hillis, che era sparita qualche notte prima di Halloween.

Un messaggio anonimo aveva indicato di scavare in quel luogo, dove in effetti la terra visibilmente lavorata aveva fatto pensare che ci potesse essere davvero una tomba. Ma, dopo aver rimosso tutta la terra smossa, non avevano trovato alcunchГ©.

Ora, quasi un anno dopo, la donna risultava ancora scomparsa, e non era stato trovato alcun corpo. Un nuovo messaggio appena spedito li aveva condotti nuovamente nello stesso posto. E ancora una volta, la terra mossa aveva mostrato che qualcosa, o qualcuno, poteva essere seppellito in questo punto.

E di nuovo, tutto iniziava a sembrare una sorta di crudele scherzo, che aveva trascinato la polizia fin lì, con la stessa perdita di tempo.

Mi piacerebbe mettere le mani su questo burlone.

Potrei anche mandarlo a giudizio.

Fissando il fondo della buca, Baldry chiese: “Quanto ancora dobbiamo scavare?”

Bella domanda, Wightman pensГІ.

Quanto ancora dovevano scavare prima di poter essere certi che faticare lì, a quell’ora della notte, fosse del tutto inutile?

“Continuate a scavare” Wightman rispose. “Immagino che stia diventando pesante. Potete fare a turno.”

Holland riprese a scavare, mentre Baldry se ne stette semplicemente sul bordo della buca. Guardando nell’oscurità circostante, Baldry disse con una smorfia: “Sceriffo, spero che stia in guardia dall’Uomo Capra.”

Wightman ringhiГІ sottovoce.

Non era una battuta molto divertente, dato che entrambi quei messaggi anonimi avevano fatto cenno alla vecchia leggenda. Il feroce Uomo Capra era solo un racconto del luogo, naturalmente, ma, quando Wightman era stato un bambino, la leggenda gli era sembrata abbastanza spaventosa da tenerlo sveglio di notte.

Stava per ordinare di porre fine allo scavo, quando udì una voce tremante provenire dall’interno della fossa.

“Sceriffo” Holland disse. “Avvicini la torcia.”

Wightman e Baldry si sporsero a guardare dentro.

Holland stava spostando un mucchio di terreno con la mano, scoprendo qualcosa.

Adesso la voce di Baldry sembrava spaventata.

“Oh, Gesù. Ho davvero una brutta sensazione.”

Wightman allungГІ una mano, puntando la torcia direttamente dove Holland stava lavorando.

“Sembra della stoffa nera” Holland osservò.

Mentre Holland spostava dell’altra terra, scorsero della vernice Bianca sul terreno nero, delle strisce bianche che sembravano costole. La stoffa faceva parte di un costume di Halloween.

La donna scomparsa doveva aver indossato esattamente quel tipo di costume, quando era sparita l’anno prima ad Halloween, un costume da scheletro, nero con ossa bianche disegnate sopra.

“Oh, no” Holland esclamò. “Oh, Cristo, no.”

Continuò a grattare via la terra a mani nude. Esitò quando scoprì la maschera del teschio.

“Sollevala” Wightman disse, sapendo benissimo quello che avevano trovato.

Holland sollevГІ la maschera, poi gridГІ e, barcollando, indietreggiГІ allontanandosi da quella orribile vista.

Si trattava di un altro teschio, un vero teschio. Carne essiccata era attaccata alle ossa, e c’erano dei malconci ciuffi di capelli logori sullo scalpo.

La verità investì lo Sceriffo Wightman come un maremoto.

Allison Hillis non era piГ№ una persona scomparsa.

Era morta.

Baldry si ritrasse dal bordo della fossa, piangendo terrorizzato.

Wightman stette a fissare il teschio con la bocca spalancata.

“Che cosa facciamo adesso, Sceriffo?” Holland chiese quasi sottovoce.

Per un istante, Wightman non seppe che cosa rispondere.

Che cosa significa questo? si chiese.

Perché l’informatore anonimo li aveva condotti qui, in un vicolo cieco l’anno prima, solo per ricondurceli di nuovo per poi far trovare davvero un cadavere?

E perchГ© Allison Hillis era stata uccisa tanto per cominciare?

Wightman ricordò le parole con le lettere ritagliate contenute all’interno del messaggio , che diceva …


L’UOMO CAPRA HA ANCORA FAME

Qualunque cosa volesse dire, Wightman era sicuro di una cosa.

Ovviamente, si ГЁ trattato di un omicidio, e ce ne saranno degli altri.

Holland ripeté la sua domanda. “Che cosa facciamo adesso?”

Wightman prese un respiro lungo e profondo.

“Chiameremo l’FBI” fu la sua risposta.




CAPITOLO UNO


A Riley parve impossibile radunare le figlie a colazione, quella mattina. Dopo aver litigato su chi avesse trascorso piГ№ tempo in bagno, April e Jilly continuavano ad entrare e uscire dalle loro camere, parlando del piГ№ e del meno. Quando finalmente scesero di sotto, iniziarono anche a prendersi in giro nel soggiorno, finchГ© Riley ce le trascinГІ fuori.

Ne ho abbastanza di due ragazze? quasi si chiese.

“Forza, mangiamo” Riley continuò a dire. “Perderete l’autobus per la scuola. E non vi ci accompagnerò stamattina.”

Alla fine, riuscì a trascinare entrambe le ragazze in cucina, dove la loro governante guatemalteca, Gabriela, aveva preparato una deliziosa colazione come al solito. Appena sedettero a tavola, Jilly chiese.

“Mamma, posso avere quaranta dollari?”

“A cosa ti servono, tesoro?” Riley replicò.

“Vorrei noleggiare un costume da zombie” fu la risposta di Jilly.

Per un momento, Riley si chiese, Un costume da zombie?

Poi, ricordГІ: mancavano soli due giorni ad Halloween.

“Non ti serve un costume da zombie” Riley obiettò.

La sedicenne April dette un colpetto alla sorella minore e disse gioiosamente: “Te l’ho detto che non te lo avrebbe permesso.”

Con voce lamentosa, la figlia minore disse: “Ma mi serve un costume per andare in giro a fare dolcetto o scherzetto!”

“Sei troppo grande per fare dolcetto o scherzetto”.

“Ho quattordici anni!” Jilly insisté.

“Esattamente ciò che intendo” la madre rispose, dando un morso alla colazione.

“Questo non è giusto” Jilly sbottò. “Non ho mai fatto dolcetto o scherzetto in vita mia. Sarò decisamente più vecchia l’anno prossimo. Questa sarà la mia ultima occasione.”

Riley si rattristò a quelle parole. “Non hai mai fatto dolcetto o scherzetto?”

Jilly alzò le spalle e disse lamentosamente: “Quando avrei avuto anche solo una possibilità di fare una cosa simile?”

April aggiunse: “Sai che sta dicendo la verità, mamma.”

In realtГ , Riley ne era sicura: non lo aveva mai fatto prima.

Jilly era entrata nella sua famiglia soltanto di recente. L’ottobre precedente, si trovava ancora affidata ai servizi sociali a Phoenix e, prima ancora, aveva trascorso la propria infanzia con un padre violento. Riley aveva perfezionato le pratiche dell’adozione a luglio, dandole una vita più normale, ma sapeva che Jilly non aveva fatto molte cose, a quanto sembrava, andare in giro a fare dolcetto o scherzetto.

Jilly fece di nuovo spallucce. “Non lo so. Non posso andarci da sola?”

Riley rabbrividì leggermente alla sola idea.

“Assolutamente no” rispose. “Può essere pericoloso per i ragazzini che vanno in giro da soli a fare dolcetto o scherzetto. Devi andarci con qualcuno più grande. Forse può pensarci April.”

April sgranГІ gli occhi, allarmata.

“Non porto Jilly proprio da nessuna parte!” disse. “Devo andare a una festa!”

“Che festa?” Riley chiese.

“A casa di Scarlet Gray” April rispose. “Sono sicura di avertene parlato.”

“E io invece sono sicura che non l’hai fatto” Riley disse. “Ad ogni modo, non andrai ad alcuna festa. Sei ancora in punizione.”

April roteò gli occhi. “Dio, resterò in punizione per il resto della mia vita?”

“Solo fino al Ringraziamento” fu la risposta della madre. “Ci siamo accordate così.”

“Oh, perfetto” April esclamò, infilzando la colazione con una forchetta. “Sono in punizione ed accompagno mia sorella minore a fare dolcetto o scherzetto. Non ha proprio senso.”

“Non deve avere senso” Riley disse severamente. “Sono io che faccio le regole.”

Riley intravide Gabriela annuire con saggia approvazione. La tarchiata e seria governante le aveva insegnato a dire “sono io che faccio le regole”, tempo addietro, quando Riley si era dimostrata troppo permissiva con le ragazze. Spesso sembrava che Gabriela fosse più genitore con April e Jilly di quanto sapesse essere Riley stessa, che le era profondamente grata per la sua presenza.

“Benissimo” Riley disse a Jilly, “puoi avere i soldi per il tuo costume da zombie. Ma dovremo ancora discutere dei dettagli, prima che tu vada.”

Jilly sembrГІ perfettamente felice a quelle parole, mentre April sembrava tristissima. Ma, almeno, la questione era chiarita. Dopo aver finito la colazione in silenzio, Riley si trovГІ a pensare che il giorno del Ringraziamento era davvero vicino, e la sua energica figlia maggiore non sarebbe piГ№ stata in punizione.

Ciò che April aveva fatto era davvero grave. Tempo addietro, in estate, Riley aveva acquistato una pistola per lei, sicura che la sua figlia maggiore avrebbe gestito l’arma con responsabilità.

Ma la fiducia di Riley era stata mal riposta. Non solo April non si era assicurata di aver scaricato l’arma, dopo averla portata a casa dal poligono di tiro, ma aveva fatto cadere l’arma, mentre provava a portarla via dalla camera di Riley. Riley poteva ancora sentire lo sparo riecheggiare attraverso la casa. E, soltanto di recente, aveva riparato i buchi nelle due pareti, causati dal proiettile.

Abbiamo avuto fortuna che nessuno si sia fatto male, o sia rimasto ucciso, Riley pensò. Provava gratitudine e sollievo per questo, quando, ogni singolo giorno dall’episodio, ci ripensava.

Si chiedeva se fosse il caso di prolungare la punizione di April, forse fino a Natale e Capodanno. Ma era troppo tardi per cambiare idea. Doveva essere coerente. Gabriela l’aveva aiutata ad imparare quella lezione.

Riley guardò dalla finestra le ragazze che, uscite da casa, si dirigevano alla fermata dell’autobus. Si ritrovò a pensare a quanto odiasse Halloween, senza comprenderne il motivo.

Forse era turbata dall’idea dei ragazzini che vagavano in giro fingendosi mostri. Dopo anni trascorsi a lavorare come agente del BAU, Riley aveva imparato da tempo che il mondo era fin troppo pieno di mostri veri. Le sembrava in un certo senso perverso andare in giro a fingersi mostri soltanto per divertimento.

Naturalmente, ad Halloween, i bambini si travestivano anche da personaggi positivi, come i supereroi per esempio. Ma a Riley non piaceva neanche quello. A suo modo di vedere, il mondo aveva bisogno di eroi veri, non fasulli in mantelli e calzamaglie. Inoltre avrebbero dovuto esserci piГ№ persone che sapessero essere eroiche nelle piccole cose della vita.

Come mandare i figli a scuola, Riley pensò con un sorriso, mentre April e Jilly svoltavano un angolo, sparendo così alla vista.

La verità era che l’essere impegnata nella lotta al crimine non le era mai sembrata un’attività eroica. I compiti quotidiani di madre spesso sembravano molto più ardui rispetto a liberare il mondo da veri mostri umani. Quei malvagi spesso potevano essere catturati, ponendo fine alla loro furia. Il lavoro di genitore, invece, non si interrompeva mai e richiedeva uno sforzo incessante.

Non che io sia un’eroina nel fare la mamma.

Ma almeno era riuscita a far sì che le figlie facessero colazione, uscissero di casa e andassero a scuola quella mattina. Senza alcun incarico immediato al BAU, si era presa la giornata libera.

Ed aveva dei piani speciali.

Sorrise al solo pensiero …

Un appuntamento.

Le sembrava strano usare quel termine, considerando in particolare chi avrebbe incontrato a pranzo. Ma una relazione importante nella sua vita aveva preso una piega inaspettata recentemente. E ora …

Ci frequentiamo, direi.

Era contenta di avere il resto della mattina a disposizione per prepararsi.

Entrata nella sua stanza, prese il cellulare dal comodino e vide che aveva ricevuto un messaggio vocale.

Ascoltandolo sentì una familiare voce, roca e profonda.

“Ehi, Agente Paige. Sono Van Roff. Mi chiami.”

Avvertì insieme aspettativa e preoccupazione. Dal tono della voce dell’uomo, non sembrava affatto che avesse buone notizie.

La domanda era: Riley voleva sentire ciГІ che aveva da dirle al momento?

Sedette sul letto e guardГІ il cellulare, provando a decidere se richiamarlo oppure no.

Van Roff era un analista tecnico nell’ufficio dell’FBI di Seattle. Riley aveva lavorato in passato con quel tecnico informatico, brillante e sovrappeso, un nerd, talvolta anche andando oltre le regole. Aveva imparato che Van era intenzionato ad aggirare e persino infrangere le regole, di tanto in tanto, specialmente se il problema in questione lo interessava.

Doveva essere una di quelle volte.

Riley sospirò ricordando il modo in cui la sua ex partner Jenn Roston fosse sparita durante l’ultimo caso a cui avevano lavorato insieme, lasciandosi alle spalle un messaggio criptico che non spiegava proprio alcunché:



Riley,

mi dispiace.

Jenn



Era stato un terribile shock, ed aveva messo Riley nei guai con il suo capo, Brent Meredith, che sospettava giustamente che la stessa Riley ne sapesse di piГ№ al riguardo, di quanto lasciasse a intendere.

Jenn aveva confidato a Riley di essere stata cresciuta da una inquietante madre adottiva, che si faceva chiamare “zia Cora”, e che addestrava personalmente i bambini che le affidavano a diventare esperti delinquenti, nella sua stessa organizzazione criminale.

La ragazza era sfuggita alle grinfie di zia Cora, tempo addietro, ed era divenuta una brillante e promettente giovane agente del BAU.

Riley era la sola persona a cui Jenn aveva raccontato del proprio passato oscuro; sapeva che la giovane era rimasta in contatto, di tanto in tanto, con la diabolica zia Cora, che continuava a provare a riportarla sotto il suo controllo.

Dopo la risoluzione del caso, Riley aveva ricevuto un pacchetto che conteneva il distintivo e la pistola di Jenn, insieme ad un altro messaggio criptico:



Ci ho provato.



A quelle parole, Riley aveva creduto che la collega fosse tornata nell’oscuro mondo di zia Cora.

Aveva diligentemente consegnato il distintivo e la pistola di Jenn a Brent Meredith, che aveva giГ  ricevuto una lettera di dimissioni da lei.

Per Meredith, il rapporto di Jenn con il BAU era terminato. Non aveva alcun interesse a scoprire dove fosse andata o perchГ©. Non voleva piГ№ sentirla nominare.

Ma Riley continuava aВ  sperare che, in qualche modo, fosse possible mettersi in contatto con Jenn, e magari allontanarla definitivamente da zia Cora.

Certa che Van Roff avrebbe trovato questo puzzle abbastanza interessante da attrarre le sue incredibili doti, Riley si era rivolta a lui in cerca di aiuto.

E ora l’uomo stava rispondendo.

Devo a scoprire che cos’ha da dire, concluse.

Compose il numero di Van Roff, e questo rispose immediatamente.

“Vorrei avere migliori notizie per lei, Agente Paige” esordì.

“Non sei riuscito a trovare nulla?” Riley chiese.

“Nulla” rispose. “Ha detto che forse potrei trovare qualcosa nei suoi file personali, qualcosa riguardo alla casa famiglia in cui è cresciuta.”

Riley annuì e disse: “Jenn mi ha detto che c’era qualcosa del genere nei suoi file. La casa famiglia ha chiuso molto tempo fa, ma, ciò nonostante, ho pensato che forse qualche informazione potesse fornirti un indizio …”

Van la interruppe: “Agente Paige, non ci sono file. Qualcuno ha hackerato i file dell’FBI e ha cancellato quelli personali della Roston. È come se lei non avesse mai lavorato per l’FBI.”

Riley si sentì stordita per lo shock.

Van continuò: “Qualcuno non vuole che si sappia che cosa le è successo. E chiunque sia quel �qualcuno’, ha delle grandi capacità da hacker. Eliminare i file dell’FBI è quasi un’impresa.”

“Che mi dici dell’indirizzo che ti ho dato?”

Riley intendeva l’indirizzo del mittente che era scritto sul pacchetto che conteneva la pistola e il distintivo: un indirizzo di Dallas, Texas.

“Falso” Van disse. “Non esiste. E ho usato ogni trucco a mia disposizione per scoprire se lei potesse ancora trovarsi a Dallas. Non riesco a trovarla lì o da un’altra parte. È come se fosse sparita dalla faccia della terra.”

A quel punto Riley si sentì completamente abbattuta.

“OK” lei disse. “Grazie, Van.”

“Nessun problema.”

Improvvisamente, le venne in mente un’altra cosa.

“Van, ti ho raccontato alcune cose di Jenn che nessun altro dovrebbe sapere. Spero che tu …”

Van la interruppe con una voce allegra in modo incongruente.

“Beh, grazie di aver chiamato Agente Paige. Lo apprezzo davvero. Mi piace che ci teniamo in contatto, aiutandoci.”

Riley abbozzò un sorriso. Sapeva che questo era il modo di Van Roff di dire che quell’intera conversazione non aveva mai avuto luogo, per quanto lo riguardava. Poteva sempre contare sul fatto che Van mantenesse un segreto.

“Arrivederci, Van” rispose. “E grazie ancora.”

TerminГІ la telefonata e si buttГІ tristemente sul bordo del letto. RicordГІ una frase che Van aveva appena detto.

“Qualcuno non vuole che si sappia che cosa le è successo.”

Riley aveva la sensazione che quel “qualcuno” fosse la stessa Jenn, che non voleva essere trovata. E, se Van Roff non poteva trovarla, nessun altro ci sarebbe potuto riuscire.

Se n’è andata, Riley pensò. Jenn se n’è andata sul serio.

Riley lottГІ per un istante con sentimenti di tristezza, rabbia e tradimento.

Non posso farci niente, si disse. Jenn ha fatto la sua scelta. Non spetta a me.

Ora, l’attendeva qualcosa di piacevole. Si alzò dal letto e andò all’armadio, per cercare qualcosa di carino da indossare al suo appuntamento a pranzo. Mentre cercava tra i vestiti, sorrise per l’ironia del fatto che volesse apparire al meglio quel giorno.

Che strano, pensГІ.

Eccola lì, provando a impressionare un uomo che già conosceva meglio di quasi chiunque altro.




CAPITOLO DUE


Avevano ordinato i loro panini, e ora Riley era seduta tranquillamente, guardando il suo partner dall’altra parte del tavolo.

Bill ricambiГІ lo sguardo.

Entrambi sorrisero.

Nessuno di loro disse una parola, ma non sembrГІ importante.

Almeno non ci sentiamo a disagio, pensГІ.

In effetti, le cose sembravano andare molto bene tra loro, in quel momento.

Erano seduti ad un accogliente tavolo privato nella Hannigan’s Public House. Dopo aver passato anni e anni a prendere qualcosa da mangiare al volo, a mangiare in caffè sudici e fast food, oppure ordinando pizza nelle camere dei motel, questo era un bel cambiamento per loro due, o almeno per loro due insieme. Non riusciva a ricordare che avessero pranzato insieme in un posto simile.

Certamente non mentre lavoravamo ad un caso.

Era contenta che Bill avesse scelto Hannigan’s per il loro …

Appuntamento, rammentГІ a se stessa. Siamo davvero ad un appuntamento.

Infatti, sembrava un appuntamento tradizionale quasi in un modo pittoresco. Bill era persino passato a prenderla a casa ed erano arrivati lì in auto. Era anche contenta di vedere che, come lei, lui si era sforzato di avere un bell’aspetto. Indossava un elegante cardigan con bottoni sul davanti, e i suoi capelli neri sempre voluminosi erano acconciati in modo impeccabile.

Un bell’uomo, pensò.

Bill non era mai stato un ragazzo di successo come il suo ex-marito, Ryan. Non era mai stato calmo e piacevole come il suo ex-ragazzo Blaine. I suoi tratti appartenevano a un uomo che aveva vissuto una vita dura, ma aveva anche l’aspetto di un uomo che aveva ottenuto dei risultati.

Riley sapeva che la vita aveva lasciato il segno su entrambi. I suoi capelli neri, come quelli del partner, mostravano tocchi di grigio. Cerchi intorno agli occhi, come i suoi, rispecchiavano i brutti incontri fatti nel corso degli anni. Sebbene gli uomini in generale sembrassero attratti da lei, sapeva che la maggior parte non aveva alcuna idea di come fosse in realtà l’Agente Speciale Riley Paige.

Finalmente, Bill si protese verso di lei, prendendole la mano.

Le chiese: “Riley, funzionerà?”

Riley abbozzГІ una leggera risata.

“Non lo so, Bill” rispose. “Non sono neanche sicura di che cosa �si’ tratti. Tu sì?”

Anche Bill rise.

“Beh, ho qualche idea, ma non posso dire dove �questo’ ci porterà.”

“Neanch’io” Riley rispose.

Tornarono di nuovo in silenzio. Riley era sicura di una cosa soltanto. “Questo” era qualcosa di romantico, un cambiamento nelle vite di entrambi, che passavano dall’essere migliori amici a qualcosa di più che amici.

Riley ricordò il momento dolce, caloroso, quando “questo” era iniziato. Era accaduto un paio di settimane prima, proprio dopo che avevano chiuso il loro ultimo caso. Si erano seduti insieme nella camera di hotel di Riley, entrambi sconvolti e tristi. Riley era amareggiata e ferita a causa dell’inspiegabile sparizione di Jenn. Bill era spaventato perché Riley si era quasi fatta uccidere da un folle psicopatico.

Per nessuno dei due era stata la prima volta in cui avevamo rischiato di morire, naturalmente. In effetti, era probabile che non si fosse trattata neanche della centesima volta. Ma, in quell’occasione, Bill era sembrato particolarmente sconvolto.

Infine, le aveva detto esattamente perchГ©.

“Non penso di poter sopportare di perderti. Non penso che potrei vivere senza di te.”

Poi, senza aggiungere altro, si erano baciati.

Dopodiché, si erano stretti in silenzio per un po’ senza parlare.

Questo era successo, fino ad allora: un singolo bacio e un lungo e silenzioso abbraccio. Erano stati entrambi troppo malconci a causa della loro lotta col killer, per poter far procedere le cose.

Il sorriso di Riley si allargГІ al ricordo.

Vide che anche Bill sorrideva.

Sta ricordando anche lui quel momento?

Non ne sarebbe stata affatto sorpresa. Come una vecchia coppia sposata, spesso finivano col ritrovarsi a pensare le stesse cose e a completare reciprocamente le frasi.

Lei e Bill avevano lavorato insieme come partner per anni. Si erano salvati reciprocamente dai mostri, aiutandosi in momenti terribili, e la loro amicizia era sopravvissuta, anche Riley, ubriaca, ci aveva provato con lui, quando era ancora sposato.

Avevano anche superato i rispettivi divorzi, e, nel caso di Bill, la quasi completa perdita di contatto con i suoi figli, quando la sua ex-moglie si era trasferita e risposata. L’uomo sapeva dei problemi e delle lotte di lei con Ryan, del suo divorzio e persino della sua recente relazione con Blaine.

Non si erano visti molto dalla chiusura di quel caso. Non avevano avuto una possibilitГ  di chiarire.

Bill aveva fatto visita a Riley a casa un paio di volte, e avevano parlato un po’ al telefono. Non avevano fatto cenno a quel bacio, ma naturalmente Riley ci aveva pensato per tutto il tempo, e sapeva benissimo che era stato così anche per Bill.

E adesso erano lì, al loro primo vero appuntamento.

E, come tutti i primi appuntamenti, era carico di ogni sorta di possibilitГ  e incertezze.

Infine, Bill scosse il capo: “Riley, abbiamo delle cose che dobbiamo davvero risolvere.”

Riley si accorse di stare trattenendo il fiato, incerta su che cosa aspettarsi.

“Ci tengo tantissimo a te” Bill disse. “So che è lo stesso per te. E immagino che sia … solo naturale che la nostra relazione … capisci …”

Riley gli strinse la mano e fece una risatina.

“Si evolva?” chiese.

Anche Bill fece una risatina.

“Sì, evolva. È naturale, ed è … meraviglioso. E non voglio che finisca.”

“Anche per me è lo stesso” Riley disse.

Bill alzГІ le spalle e cambiГІ posizione nella sedia.

“Ma mi preoccupo delle … cose” disse. “Voglio dire, che cosa significherà questo per noi come partner?”

Riley sospirò: “Magari lo sapessi. In realtà, l’FBI non ha regole ferree contro … beh, la fraternizzazione.”

“Lo so” Bill disse. “Ma ciò non significa che sarà facile. Riesco a pensare a un uomo che ci renderà le cose il più dure possibili.”

Riley annuì. Sapeva benissimo a chi Bill si riferisse. Regole o non regole, l’Agente Speciale Capo Carl Walder non approvava che gli agenti si facessero coinvolgere in relazioni romantiche mentre lavoravano insieme. In realtà, Walder non approvava molte cose che gli agenti facevano, a meno che non lo mettessero in buona luce.

C’era di peggio: Walder serbava un violento disprezzo nei confronti di Riley. L’aveva sospesa e persino licenziata più di una volta. Se Riley e Bill avessero mostrato apertamente la loro relazione, Walder avrebbe indubbiamente trovato ogni stratagemma per rendere le loro vite  infelici. Perlomeno impedendo loro di lavorare insieme, ma anche collocando uno di loro in un ufficio distante.

Bill strizzГІ pensosamente gli occhi per un momento.

Le disse: “Mi preoccupa anche che … beh, entrare nella tua vita, immagino, e portare tutto il mio bagaglio con me. Voglio dire, tu hai una famiglia, e io ho …”

Bill scosse tristemente il capo.

“Beh, sai quello che ho” le disse. “Non un granché. E poi, ho affrontato un brutto divorzio.”

“Vale anche per me” Riley disse.

“Sì, ma il tuo ex-marito non ti ha portato via le figlie.”

Con una profonda fitta di comprensione, Riley gli strinse di nuovo la mano.

“Lo so” rispose. “Mi dispiace.”

Bill alzГІ leggermente il tono di voce.

“Ma tu … beh, hai una famiglia. Vuoi che io ne faccia parte?”

Riley stava per rispondergli naturalmente di sì, ma Bill la interruppe.

“Ti prego, non rispondere a quella domanda senza davvero pensarci.”

Riley annuì tristemente.

Era davvero una buona domanda; Riley pensГІ a quanto fosse ricca e amorevole la sua vita domestica. Aveva due figlie e una governante che viveva in casa sua e che era molto, ma molto piГ№ che una semplice domestica.

C’è posto per qualcun altro? si chiese.

Lei aveva provato a fare spazio a due uomini diversi, e non aveva funzionato. Quando il suo ex-marito, Ryan, era tornato a pregarle di dargli un’altra possibilità con lei, gli aveva consentito di vivere insieme per un po’. L’uomo aveva deluso lei e le ragazze, naturalmente, il che l’aveva fatta sentire stupida per essersi aspettata altro da lui. L’ultima volta che era tornato, lo aveva mandato via con decisione.

Inizialmente, tutto era sembrato filare liscio con Blaine Hildreth, l’affascinante ristoratore con cui Riley aveva avuto una relazione. Era un padre single con una figlia dell’età di April. Ad un certo punto, Blaine aveva persino pianificato di allargare la sua casa, così che potessero viverci tutti insieme.

Ma i pericoli della vita di Riley si erano infine dimostrati piГ№ di quanto Blaine potesse affrontare.

Sebbene lei non potesse davvero biasimarlo, Riley stava ancora soffrendo per il suo rifiuto finale. L’aveva lasciata amareggiata e delusa. Si era ritrovata a chiedersi se ci sarebbe mai stato un uomo nella sua vita di cui potersi davvero fidare e dipendere.

Ma, al momento, quella sembrava una domanda stupida.

Stava guardando negli occhi quell’uomo in quel momento.

Lei e Bill avevano avuto le loro discussioni e i loro disaccordi ed alti e bassi. Ma, alla fine, erano sempre riusciti a fidarsi, mettendo la vita dell’una nelle mani dell’altro.

Che altro potrei volere da una relazione? si chiese.

Forse era esattamente questo il problema.

BalbettГІ, provando a trovare le parole per esprimere ciГІ che intendeva dire.

“Bill, io … sento che tu mi conosci meglio di chiunque altro al mondo. Meglio di Ryan, persino. Mi hai vista quando ero al peggio e al meglio. Mi hai tirata fuori dall’abisso del …. beh, dell’alcol, della disperazione, dell’autocommiserazione e senso di fallimento …”

Bill scosse il capo. “Beh, tu mi hai visto peggio di così.”

Riley sussultò un po’. Sapeva troppo bene ciò di cui Bill stava parlando.

E ricordava benissimo il messaggio che Bill le aveva inviato mentre stava lavorando ad un caso la primavera precedente …



Sono seduto qui con una pistola in bocca.



Jenn aveva coperto l’assenza di Riley, così che lei potesse precipitarsi nell’appartamento di Bill a Quantico. Se non fosse andata lì ad aiutarlo, ancora non sapeva che cosa sarebbe potuto accadere.

Ma non avrebbe potuto comportarsi in un altro modo. La loro amicizia si era cementata nei momenti brutti quanto in quelli belli.

Riley fece una pausa per un momento.

Poi disse: “Immagino che quello che sto pensando è … forse siamo già una coppia perfetta. Forse lo siamo stati per tutti questi anni. Dio sa che mi sento più legata a te di quanto lo sia mai stata a Ryan.”

“E io sono più legato a te di quanto sia mai stato legato a Maggie” Bill rispose.

Riley fece un profondo respiro e disse: “Allora forse … non dovremmo cambiare le cose tra noi. Forse dovremmo lasciare le cose così come sono.”

Bill sorrise un po’ tristemente.

Lui disse: “Riley, le cose sono già cambiate tra noi. Sono cambiate, che lo vogliamo o no.”

Riley sapeva esattamente ciГІ che intendeva.

Quel bacio.

Era cambiato tutto tra loro.

Proprio allora, il cameriere apparve con i loro panini.

E il cellulare di Riley si mise a squillare.

PensГІ di ignorare la chiamata, finchГ© vide che si trattava del capo, il caposquadra Brent Meredith.

Quando rispose alla chiamata, Meredith andrГІ dritto al punto come al solito.

“È pronta a prendere un altro caso, Agente Paige?”

Riley sorrise alla domanda. Dire “no” a Brent Meredith non era affatto un’opzione.

“Sono pronta” rispose.

“Bene. Allora venga immediatamente nel mio ufficio.”

Meredith mise fine alla chiamata senza aggiungere altro.

Bill disse: “Presumo che Meredith fosse nel suo solito mood di chiacchierone.”

Riley rise e disse: “Sì, parla senza sosta talvolta. Ad ogni modo, immagino che abbiano bisogno di noi, e subito, come al solito. Mi dispiace per il pranzo.”

“Possiamo mangiare per strada” Bill disse. “Nulla d’insolito al riguardo.”

Bill fece cenno al cameriere e gli chiese di mettere i panini in un sacchetto e portare il conto.

Lui disse: “Quante volte pensi che saremo costretti a rinunciare al pranzo?”

Riley fece un sorrisetto e disse: “Immagino che alcune cose non cambino mai.”

Bill pagГІ il conto, e presero il pranzo con sГ©, dirigendosi verso la sua auto.




CAPITOLO TRE


Mentre entravano nell’edificio del BAU, Bill continuò a rimuginare sulle ultime parole pronunciate da Riley, pochi istanti prima della brusca fine del loro appuntamento.

“Immagino che alcune cose non cambino mai.”

Anche Bill trovava quasi comico il modo in cui una telefonata aveva interrotto la loro conversazione … proprio com’era accaduto innumerevoli volte.

Avevano frettolosamente impacchettato il loro pasto e si erano infilati nell’auto … proprio come sempre.

In quel momento stavano percorrendo un corridoio familiare, diretti all’ufficio di Meredith. Tutto era riconducibile all’imprevedibilità in cui lui e Riley avevano vissuto per tanti anni.

Eppure, sapeva che il bacio che avevano condiviso un paio di settimane prima aveva cambiato tutto tra di loro. Era consapevole che Riley la pensava allo stesso modo. Avrebbe davvero voluto poter avere piГ№ tempo a disposizione per chiarire le cose. Prima o poi, avrebbero dovuto scendere a patti con quei cambiamenti.

Prima ГЁ meglio ГЁ.

Ma, ovviamente, quello non era il momento. Non si erano quasi parlati durante il viaggio in auto. Erano stati impegnati a mangiare i panini che avevano portato via dal ristorante, ma Bill sentiva anche che la mente di Riley era giГ  sul caso che stavano per affrontare.

Anche la mia dovrebbe esserlo, pensГІ.

Si chiese se le cose sarebbero sempre andate così da allora in poi? Il loro lavoro insieme avrebbe contato sempre più di qualsiasi cosa sarebbe potuta accadere tra loro?

Quando entrarono nell’ufficio di Meredith, il loro capo, un uomo dai tratti duri e spigolosi, con il consueto cipiglio minaccioso sollevò lo sguardo dalla scrivania. La sua espressione era severa, mentre sottolineò: “Non mi aspettavo di vederla, Agente Jeffreys.”

Bill spalancГІ gli occhi per la sorpresa. Vide che anche Riley era stupita.

Bill balbettò, mentre lui e Riley si sedevano di fronte alla scrivania di Meredith: “Beh, l’Agente Paige ha detto che …. aveva chiamato riguardo ad un nuovo caso, e ho solo desunto …”

Meredith alzò le spalle. “Sì, ho un nuovo caso per lei. Non ho chiesto anche di lei, agente. Infatti, la sua presenza non sarà necessaria stavolta. L’Agente Paige lavorerà con un altro partner.”

Bill provГІ un senso di preoccupazione.

Che cosa succede qui? si chiese.

Meredith aveva giГ  capito che stava accadendo qualcosa tra lui e Riley, prima ancora che lo avessero chiarito a loro stessi? Non poteva immaginare come, ma Meredith aveva un modo quasi inspiegabile di sapere come stavano le cose riguardo agli agenti sotto la sua autoritГ .

Ci separerГ ? Bill si domandГІ.

“Sto solo provando ad addestrare una nuova agente” Meredith spiegò. “Una recluta. Ho immaginato che potesse essere una buona esperienza per lei lavorare con l’Agente Paige, almeno  stavolta.”

Una nuova agente? Bill pensГІ.

Era sollevato che la disposizione non sembrasse permanente, ma provò anche un nuovo senso di ansia. Il loro lavoro con le loro ultime reclute si era rivelato fallimentare. Non sopportava neppure il ricordo di Lucy Vargas, che aveva ottenuto la loro stima ma era morta in una terribile sparatoria. L’ultima recluta, Jenn Roston, aveva portato con sé altri problemi.

Bill non poteva negare che la ragazza si fosse dimostrata una brillante e promettente giovane agente, ma non si era neppure inserita completamente e il suo passato complicato l’aveva apparentemente raggiunta. C’era di peggio: Bill era ben consapevole che Riley conosceva alcuni segreti del passato di Jenn, ma non si era sentita libera di svelarglieli, segreti che avevano condotto alla misteriosa scomparsa della ragazza, avvenuta un paio di settimane prima.

Aveva provato a convincersi che, quali che fossero stati i segreti che Riley e Jenn avevano condiviso, non lo riguardassero affatto. Ma non ci era ancora riuscito. Ricordò come, solo poco prima, lui e Riley avevano ammesso di sentirsi più vicini di quanto non fossero stati con i rispettivi coniugi. Non era affatto insolito, in realtà. Era così che le cose dovevano andare tra partner.

Ma Jenn aveva considerevolmente legato piГ№ con Riley che con lui, facendolo sentire escluso, e persino in qualche modo amareggiato. Per quasi due decenni, Bill e Riley avevano custodito dei segreti, e di rado, se non mai, si erano mentiti a vicenda. Il che spiegava perchГ© a Bill non piacesse il fatto che Riley mantenesse dei segreti su Jenn.

La cosa si sarebbe ripetuta anche con una nuova giovane recluta?

Spero di no, l’uomo pensò. Le cose erano complicate abbastanza, tra lui e Riley, già così.

Meredith dette un’occhiata al suo orologio. “L’ho contattata, chiedendole di unirsi a noi. Dovrebbe essere qui da un momento all’altro. Si chiama Ann Marie Esmer, e non potrebbe essere più acerba. È appena uscita dall’accademia, e non ha mai lavorato ad un vero caso.”

Riley inclinГІ il capo, incuriosita.

“Significa che non ha mai operato nelle forze dell’ordine?” Riley chiese.

“Esatto” fu la risposta di Meredith.

“Allora com’è entrata nell’accademia?” fu la successiva domanda di Riley.

Meredith unì tutte le dita formando una torre, si mosse appena nella sedia e sorrise.

“Nello stesso modo in cui ha fatto lei, Agente Paige. Ha risolto un caso da civile, appena uscita dal college. L’FBI l’ha notato ed è stata scelta. Come lei, è stata brava nel programma d’addestramento estivo, e poi all’accademia. Perciò, le stiamo dando una possibilità al BAU. Mi hanno detto che è molto promettente.”

Bill fu colto da un pizzico di curiosità. Sapeva che Riley era stata reclutata dal suo mentore, Jake Crivaro, dopo aver risolto un caso di omicidi seriali al college, in cui lei stessa era studentessa. Come nuova agente, Riley aveva eccelso nel programma estivo e all’accademia.

Questa ragazza diventerГ  una giovane versione di Riley? si chiese.

Non era certo che l’idea gli piacesse. In qualche modo, era turbato all’idea che Riley lavorasse con un altro partner, ed in particolare con uno inesperto.

Meredith si appoggiГІ contro lo schienale della sedia.

“Ho le mie ragione per mandare la ragazza ad occuparsi di questo caso” disse. “Da un lato, non dovrebbe essere troppo difficile per lei. Una donna è scomparsa a Winneway, circa un anno fa. Il suo corpo è stato finalmente ritrovato ieri sera. Lo sceriffo è convinto che il killer colpirà di nuovo, perciò vuole il nostro aiuto.”

Bill strizzò gli occhi, scettico, e chiese: “Lo sceriffo ha qualcosa in più che una sensazione a riguardo?”

Riley aggiunse: “Perché pensa che il killer stia per diventare seriale?”

Meredith rispose: “Ha qualcosa a che fare con un paio di messaggi anonimi ricevuti dalla polizia. Non sono al corrente dei dettagli, ma mi sembra che la polizia lì sia rimasta vittima di una sorta di scherzo, nulla per cui è richiesto l’aiuto del BAU, certamente non si tratta di un caso seriale. Probabilmente, andrà lì, farà un giro e poi tornerà indietro. Ma almeno, darà alla ragazza una possibilità di ambientarsi.”

Bill si sentiva pieno di risentimento, suo malgrado.

Tienilo per te, pensò. Sapeva che non era mai una buona idea contraddire gli ordini di Meredith. Ciò nonostante, impulsivamente sbottò: “Signore, non posso dire di essere felice di essere estromesso da questo caso.”

Meredith si allungò dall’altra parte della scrivania e lo guardò severamente.

“Agente Jeffreys, quale parte di ciò che ho appena detto non capisce?”

Bill ebbe paura di quello che sarebbe seguito.

PerchГ© non sono riuscito a tenere la bocca chiusa?

Meredith ringhiò: “Non penso che questo sia un vero caso, Agente Jeffreys. Non penso sicuramente che si tratti di un serial killer, ma solo di uno stupido scherzo. Inviarla lì sarebbe esagerato. Inoltre, penso che sarebbe meglio per questa ragazza poter lavorare con un’altra donna al caso. È un ordine.”

“Capisco, signore” Bill rispose.

“Davvero?” Meredith disse. Spostò lo sguardo tra Riley e Bill, unendo le sopracciglia e tamburellò con le dita sulla sua scrivania.

Disse: “Ho la netta sensazione che stia succedendo qualcosa qui.”

Bill si sentì arrossire. Sollevò lo sguardo e vide che anche Riley stava arrossendo.

Ancora una volta, l’istinto di Meredith si stava dimostrando misterioso. Chiaramente, sentiva che qualcosa era cambiato tra Bill e Riley, sebbene sicuramente non avesse ancora individuato che cosa stava accadendo.

“C’è qualcosa che voi due non mi state dicendo?” Meredith chiese.

“No, signore “Riley mormorò.

“Va tutto bene, signore” Bill aggiunse docilmente.

Non appena quelle parole furono pronunciate, Bill pensГІ, Riley e io abbiamo appena mentito a Brent Meredith?

Infatti, era così, e Bill lo sapeva. Non solo avevano mentito, ma lo avevano fatto malamente, con i volti accesi come semafori.

I sospetti di Meredith sarebbero aumentati.

Bill guardГІ Riley, e potГ© dire che stavano entrambi pensando la stessa cosa.

Dovremmo semplicemente dirglielo?

Riley scosse lievemente il capo. Bill acconsentì silenziosamente.

Infine, Meredith tornГІ a poggiarsi contro lo schienale della sua sedia.

Disse: “Jeffreys, se è davvero così ansioso di essere coinvolto, allora resti al BAU oggi. Se ci saranno novità sul caso, potrà eseguire delle ricerche.”

Bill si sentì colpito.

Ricerche?

Meredith sapeva sicuramente come stava facendo sentire Bill, offrendogli un compito di importanza inferiore.

Di sicuro non ГЁ contento di me e Riley, Bill pensГІ.

Meredith dette un’occhiata all’orologio e disse: “Beh, la giovane Agente Esmer dovrebbe arrivare da un momento all’altro. Ho sentito dire che sia puntuale, immagino che lo scopriremo. Agente Paige, voglio che prenda la nuova agente e guidi un’auto del BAU fino a Winneway, non appena arriva. È solo ad un’ora da qui. Presumo che arriverete alla risoluzione di questo scherzo e tornerete qui domattina. Lasciate che sia la polizia del posto ad occuparsi dell’omicidio. Non è compito nostro.”

Proprio allora la porta dell’ufficio si aprì, ed entrò una ragazza.

“Spero di non essere in ritardo” disse.

Dal primo sguardo all’Agente Ann Marie Esmer, Bill ebbe la sensazione che Riley e la ragazza probabilmente non si sarebbero rivelate un buon mix, persino per un incarico di un giorno basato sulla soluzione di una sorta di scherzo. Non poté fare a meno di sentirsi almeno un po’ sollevato.

Almeno non devo preoccuparmi di competere con un altro partner, pensГІ.




CAPITOLO QUATTRO


Riley continuava a guardare la sua nuova partner, mentre imboccava l’interstatale, allontanandosi da Quantico. In qualche modo, non riusciva quasi a credere che Ann Marie Esmer fosse davvero una recluta dell’FBI.

Al momento, la ragazza era al cellulare impegnata in una conversazione con lo sceriffo della contea in Maryland: lo stava preavvertendo del loro arrivo e organizzando l’incontro; prendeva appunti mentre parlava.

La sua voce, eccessivamente educata e allegra, a Riley sembrava appartenere ad una sorta di receptionist di un quartiere elegante, o forse ad una voce fuoricampo di una pubblicità televisiva. Era di bell’aspetto, a dire il vero, notevolmente graziosa, con brillanti occhi blu e capelli biondi raccolti e acconciati così perfettamente, che doveva essere stata dal parrucchiere.

Ann Marie era arrivata all’ufficio di Meredith preparata in modo appropriato con una valigetta, così come avevano fatto sia Riley sia Bill. Aveva ovviamente compreso la necessità di essere pronta a partire con pochissimo preavviso. Indossava anche dei vestiti abbastanza adatti: un semplice completo e da scarpe pratiche. Ciò nonostante, i vestiti sembravano nuovi e costosi, e lei indossava una sciarpa decorata con un motivo, con colori che sembravano coordinarsi con capelli e carnagione.

La ragazza mise fine alla chiamata e disse a Riley con la sua voce piacevole e cinguettante: “Lo Sceriffo Wightman è contentissimo del nostro arrivo. Vuole incontrarci sulla scena del crimine, quando arriviamo a Winneway. Il coroner è lì ora ad esaminare il corpo.”

Ann Marie dette un colpetto con la matita al suo taccuino ed aggiunse: “Ho trascritto le indicazioni. Non si preoccupi, non ci perderemo. Sono bravissima con le indicazioni! Ci arriverei anche se non lo fa il GPS.”

Non ne dubito, Riley pensГІ.

La ragazza sembrava assolutamente efficiente e sveglia.

Poi, Ann Marie disse: “Wow. Ancora non ci credo. Dovrei darmi un pizzicotto per capire se sono sveglia. Voglio dire, eccomi qui a lavorare al mio primo caso dopo settimane trascorse a consegnare scartoffie a Quantico, e ora la mia partner è l’Agente Speciale Riley Paige!”

Poi, emise una risata musicale ed aggiunse: “Se solo i ragazzi dell’accademia potessero vedermi ora. Lì parlano tutto il tempo di lei, lo sa. Abbiamo studiato molto i suoi casi. Spero che non le dispiaccia se lo dico, ma … Agente Paige, lei è così brillante! Anche questo sanno tutti.”

Riley sapeva che avrebbe dovuto sentirsi lusingata. Invece, si sentì vagamente a disagio.

Lei disse a Ann Marie: “Allora, come vanno le cose all’accademia?”

“Beh, sono piuttosto emozionanti, per una ragazza come me. Ma noiose per lei, ne sono sicura.”

Ann Marie poi iniziò a parlare sulle sue lezioni all’accademia, non tanto del suo curriculum o dei suoi studi, bensì di storie e pettegolezzi che riguardavano i compagni cadetti, inclusi aneddoti sulla propria vita sentimentale durante quel periodo.

Aveva ragione su una cosa, Riley pensГІ, soffocando un sospiro. Per me ГЁ noioso.

Riley trovò strano sentire la vita all’Accademia dell’FBI descritta soprattutto sulla base di relazioni sociali. Ann Marie si era ovviamente divertita lì e aveva stretto molte amicizia. L’esperienza di Riley, pur risalente a molti anni prima, non era stata neppure lontanamente così  …

Beh, socializzante.

Come Ann Marie, Riley era stata ammessa al programma dell’FBI, e poi all’accademia, in parte grazie alla calda raccomandazione di un rispettato agente. Il che significava che ognuna di loro aveva già dimostrato insolite doti, ma significava anche che erano state scelte al posto di altri candidati qualificati. Inoltre, Riley era stata costretto a interrompere sia il programma sia l’accademia per aiutare il suo mentore con casi importanti. Quando aveva ripreso le lezioni, si era sentita isolata e persino non gradita. Aveva avuto soltanto una grande amica durante il periodo accademico: la sua compagna di stanza, Frankie Dow.

Perciò, a Riley sembrava strano che l’esperienza vissuta lì da quella ragazza fosse stata alquanto diversa dalla sua.

Immagino che le persone la trovino piacevole.

Riley non provava esattamente lo stesso nei confronti della nuova partner, sebbene dovesse ammettere che probabilmente non fosse affatto colpa di Ann Marie. Non era solo la personalità eccessivamente allegra della ragazza che la infastidiva. La verità era che Riley si sentiva prevaricata dall’ordine di Meredith. Non poteva fare a meno di pensare che avere un partner diverso da Bill non sarebbe mai stata la scelta giusta. Le loro giovani partner più recenti non avevano raggiunto le grandiose carriere nell’FBI a cui erano sembrate destinate.

Riley aveva finito davvero con l’affezionarsi a Lucy Vargas, e la cosa era finita male. La sua morte aveva portato Bill sull’orlo del suicidio.

Jenn Roston era stata una persona più difficile a cui abituarsi, ma Riley e Jenn erano riuscite a fidarsi l’una dell’altra, confidandosi dei segreti piuttosto oscuri.

Riley capì di non essersi ancora abituata al fatto che Jenn se ne fosse andata.

Sapeva che, di lì a poco, voltandosi, si sarebbe aspettata di vedere Jenn invece di Ann Marie, i forti tratti afro-americani di Jenn al posto della perfetta carnagione pallida di quella ragazza, la sicura e seria voce di Jenn invece di quella parlantina cinguettante.

Riley soffocò un sospiro, mentre Ann Marie continuava con il suo spettegolare sull’accademia.

Non sarГ  facile, pensГІ.

RicordГІ una frase pronunciata da Meredith.

“Presumo che arriverete alla risoluzione di questo scherzo e tornerete qui domattina.”

Riley certamente ci sperava.

Ma oggi sarebbe meglio.

Sperava anche che questa collaborazione si limitasse solo a quel caso.


*

Mentre Riley percorreva il Woodrow Wilson Memorial Bridge sopra il Potomac, entrando in Maryland, fu come se quel breve viaggio stesse per diventare più lungo di quanto avrebbe dovuto in realtà essere. Ann Marie aveva smesso di ciarlare, ma aveva acceso la radio, scegliendo una stazione che proponeva musica pop, un po’ troppo allegra per i gusti di Riley. In realtà, era felice che il GPS interrompesse occasionalmente il suono con indicazioni sulla loro strada.

Nel frattempo, la mente di Riley continuava a vagare, tornando all’incontro con Meredith. Fece una smorfia, ricordando le occhiatacce che il capo aveva lanciato a lei e Bill.

“C’è qualcosa che voi due non mi state dicendo?” aveva chiesto.

Naturalmente, Meredith aveva motivo per sospettare. Dopotutto, la sua convocazione aveva interrotto il suo primo vero appuntamento con Bill, uno sviluppo su cui Meredith aveva ogni diritto di essere curioso.

E poi gli abbiamo mentito.

Entrambi.

Rabbrividì a pensare alle probabili conseguenze di tale bugia. Cosa ancora peggiore, si sentiva in colpa nei confronti di Meredith, che era stato per anni un superiore intelligente, giusto e rispettoso.

Avremmo dovuto dirgli la veritГ , Riley pensГІ.

Ma quale era la veritГ  con esattezza?

Questo era il vero problema. Non sapeva che cosa avrebbe potuto riferire a Meredith. Non avevano avuto il tempo di comprenderlo neanche loro.

Riley e Bill ancora non erano consapevoli di quale direzione avrebbe preso il loro rapporto. Con una risposta chiara nella loro mente, forse si sarebbero seduti con Meredith e ne avrebbero parlato apertamente. Sperava che il capo si rivelasse comprensivo, e forse persino felice per loro.

Dopo circa un’ora di strada, entrarono in Winneway, una cittadina ricca e storicamente rilevante. Riley trovava contraddittorio vedere che alcune delle grandi e belle case risalenti all’epoca coloniale fossero fiancheggiate da piscine. Inoltre, era sempre a disagio in contesti facoltosi. Le persone che aveva incontrato in ambienti simili tendevano a trattare gli agenti dell’FBI come servi più che come i professionisti che dovevano essere.

Infine, il GPS le informГІ che erano giunte a Ironwood Park, una vasta distesa di prati ben curati, inframmezzati da zone boscose. Colorate foglie autunnali rendevano la scena particolarmente gradevole.

Riley imboccò una strada tortuosa, che portava all’interno del parco. Presto, si trovarono dinnanzi ad un gruppo di veicoli parcheggiati: un paio di auto della polizia, un’auto dello sceriffo della contea e un furgone del coroner.

“Il posto dev’essere questo!” Ann Marie cinguettò allegramente.

Riley sussultò al tono gioioso della giovane partner. Per un attimo penso di avvertire la ragazza, ricordandole che stavano per accedere ad una situazione seria, una scena del crimine con il corpo di una vittima d’omicidio ancora presente.

Ma Riley preferì restare in silenzio.

Lasciamo che sia una sorpresa, pensГІ, soffocando un sorriso sarcastico.

Sapeva che Ann Marie aveva visto dei cadaveri durante il proprio addestramento all’accademia, ma solo in contesti clinici, scientifici. Vedere un cadavere sulla scena di un crimine era un’esperienza del tutto diversa, a cui – Riley ne era piuttosto sicura – quell’apparente farfalla sociale non fosse pronta. Se la recluta non fosse stata in grado di gestirla, Riley sarebbe stata assolutamente felice di rispedirla immediatamente a Quantico.

Uscirono dall’auto e si diressero verso il tratto boscoso, delimitato da barriere e nastro della polizia. Riley fu contenta di vedere che una tenda era stata eretta in mezzo agli alberi, ovviamente per proteggere la scena del crimine. Un paio di poliziotti stavano di guardia proprio all’esterno della tenda.

Qui la polizia sa che cosa fare, pensГІ.

Riley ed Ann Marie esibirono i rispettivi distintivi, identificandosi con le sentinelle, poi passarono sotto il nastro ed entrarono nella tenda. L’interno era illuminato da un paio di lampade posate al suolo; vi si trovavano diversi uomini, un grosso buco con un cumulo di terreno ad un lato, e un cadavere coperto steso a terra.

Riley presentò se stessa e la giovane agente allo sceriffo della contea, Emory Wightman, e al capo coroner Mark Tyler, che stavano aspettando il loro arrivo. Lo sceriffo era un uomo di aspetto  robusto, sulla quarantina, sebbene una grossa pancia indicasse che non fosse davvero in ottima forma. Il magro ed atletico coroner sembrava un po’ più vecchio. Entrambi gli uomini apparvero leggermente a disagio per un istante, poi Wightman infine chiese: “Immagino che vogliate ispezionare il corpo.”

“Non è una bella scena” Tyler commentò.

Wightman aggiunse: “Immagino che agenti come voi abbiano visto tanti …”

“Naturalmente” Riley lo interruppe.

Sospettava che la riluttanza dello sceriffo fosse dovuta al fatto che erano entrambe agenti donna, ma, anche se per la giovane partner avrebbe potuto essere diverso, Riley aveva visto abbastanza cadaveri da non essere intimorita dalla prospettiva.

Senza ulteriori esitazioni, Wightman sollevГІ gentilmente il lenzuolo.

La vista del cadavere sbalordì davvero Riley.

Il corpo era in un considerevole stato di decomposizione per essere rimasto sepolto per tanto tempo. Ma la cosa davvero strana era che la vittima indossava un costume da scheletro, un completo nero con delle ossa bianche disegnate sopra.

Uno scheletro vestito da scheletro, pensГІ.

Prima che Riley potesse fare delle domande, sentì Ann Marie emettere un grido acuto: ma non era un grido di angoscia.

“Oh, questo è davvero interessante!”

Il volto della giovane esprimeva un gradevole fascino, mentre era accovacciata accanto al cadavere. Si allungГІ per dare una migliore occhiata ai pezzetti di carne e capelli attaccati al nudo teschio umano.

Non era la reazione che Riley si era aspettata dalla giovane. Si chiese quali altre sorprese la nuova partner avesse in serbo per lei.




CAPITOLO CINQUE


Riley osservГІ con sorpresa Ann Marie scrutare attentamente e curiosamente il volto del cadavere. La testa della vittima era poco piГ№ che un cranio con della pelle essiccata attaccata. Rispecchiava misteriosamente la maschera da scheletro che completava il costume, che era stata rimossa e giaceva accanto al volto.

La giovane donna sembrava essere assolutamente abituata a questo genere di cose. Infatti, estrasse il proprio cellulare e cominciГІ a scattare delle foto del cadavere.

Riley era stupita.

Non sa che gli uomini qui hanno giГ  scattato delle foto? si chiese.

Riley fu sul punto di dirle di fermarsi, ma non intendeva criticare Ann Marie proprio lì sulla scena del crimine con gli altri presenti che osservavano.

Ann Marie guardò il coroner e disse: “Non ho visto molti corpi in queste condizioni prima d’ora. Molti di quelli che ho visto erano … beh, più freschi, si potrebbe dire. Questo appartiene a una donna, vero?”

Tyler si limitГІ ad annuire in segno di risposta.

Ann Marie chiese: “Da quanto tempo crede che sia stata sepolta qui?”

Tyler fece leggermente spallucce. “È difficile da dire” le rispose. “Da qualche mese, direi. Avrò un’idea migliore dopo aver fatto un’autopsia.”

Lo Sceriffo Wightman aggiunse: “Siamo piuttosto sicuri che il nome della vittima sia Allison Hillis. È scomparsa poco più di un anno fa. Il coroner Tyler farà dei test per assicurarsi che questa sia la stessa persona. Ma Allison indossava esattamente questo tipo di costume quando è scomparsa.”

Ann Marie scosse il capo e schioccГІ la lingua.

“Che tristezza che sia finita in questo modo” disse. “Ma immagino che un anno sia un lungo periodo per scomparire. Difficile aspettarsi che qualcuno ne esca vivo dopo tutto quel tempo.”

Poi, scrutando di nuovo il viso, disse: “Ma c’è qualcosa d’insolito in lei. Non è stata solo sepolta un anno fa, subito dopo essere stata uccisa, vero?”

Tyler inclinГІ il capo con interesse.

“Perché dice questo?” chiese.

Scattando un primo piano della mano del cadavere, Ann Marie aggiunse: “Beh, non ho visto molti cadaveri riesumati, e quelli che ho visto sono usciti dalle bare, non direttamente dalla terra. E persino quelli che erano stati sepolti di recente sembravano molto più malmessi di questo, molto più decomposti, a dire il vero. La pelle è meglio conservata su questo, quasi come se fosse stata mummificata in un certo senso.”

“Sì, l’ho notato anch’io” Tyler osservò con interesse.

“Ho una piccola teoria, se non le spiace sentirla” Ann Marie disse.

Il coroner di mezza etГ  si grattГІ i baffi e sorrise, con atteggiamento un pizzico provocante, pensГІ Riley.

“Mi piacerebbe sentirla” Tyler replicò.

Ann Marie disse: “Ecco, penso che potrebbe essere stata congelata per un po’ prima di essere sepolta qui. Il che potrebbe spiegare l’insolita preservazione.”

Indicando un punto sul collo, lei aggiunse: “Vedete quelle spaccature? A me sembrano danni da congelamento, non decomposizione normale.”

Tyler sgranГІ gli occhi con sorpresa.

“Beh, che io sia dannato” esclamò. “Stavo pensando praticamente la stessa cosa.”

Ella stessa un po’ provocante, Ann Marie gli fece l’occhiolino e disse: “Beh, sa cosa dicono sulle grandi menti.”

Tyler strizzò gli occhi con curiosità. Le disse: “Ehi, ha detto che il suo cognome è Esmer?”

Ann Marie annuì.

Tyler chiese: “Per caso è imparentata con Sebastian Esmer di Georgetown?”

Gli occhi di Ann Marie brillarono.

“È mio padre” rispose con una nota d’orgoglio.

Il sorriso di Tyler si allargГІ.

“Avrei dovuto immaginarlo” disse, scuotendo il capo. “La mela non cade troppo lontano dall’albero.”

“Credo di no” Ann Marie replicò.

Riley si sentiva perplessa ora.

Chi ГЁ questa ragazza? si chiese.

E perché diavolo ne sa così tanto di cadaveri?

Ma non era il momento di scoprirlo. Non aveva ancora un’idea del motivo per cui fossero lì.

Chiese allo sceriffo e al coroner: “La causa della morte è stata determinata?”

“Forse” lo Sceriffo Wightman rispose.

“Non ne siamo sicuri, però” Tyler aggiunse. “Vi mostro che cosa intendo.”

Riley si accovacciГІ accanto al cadavere con Ann Marie e Tyler.

Tyler indicГІ un punto dove il costume era stato aperto, per rivelare una ferita proprio al centro del petto.

“È stata trafitta allo sterno, proprio al cuore” Tyler disse. “Ma non con un coltello.”

Tastò la ferita, del tutto peculiare, ed aggiunse: “Come potete vedere, l’apertura è quasi perfettamente tonda. Sembra che sia stata trafitta da qualcosa di estremamente appuntito e di forma cilindrica.”

Un paletto nel cuore! Riley si chiese, mentre Ann Marie scattava una foto della ferita.

Sicuramente no.

Ma i dettagli di questo omicidio le stavano apparendo man mano sempre piГ№ strani.

Riley chiese: “Avete delle teorie in merito al tipo di arma che è stata utilizzata?”

Prima che Tyler potesse rispondere, Ann Marie sussultГІ.

“Oh, guardate qui!”.

Ora era intenta a scattare foto dei segni dentellati sul costume.

Tyler confermò: “Sì, sono davvero strani. Date un’occhiata proprio qui.”

Mostrò a Riley ed Ann Marie un altro posto in cui aveva tagliato il costume, per ottenere una vista migliore della carne sottostante, svelando che i segni nel costume erano accompagnati da rientranze sul corpo. Sembrava che quest’ultimo fosse stato colpito da qualcosa di pesante, come un martello.

Ciò che davvero colpì Riley era la strana forma dei segni. Erano a forma di pera, ma divisi al centro. Prima che Riley potesse identificare esattamente tale forma, Ann Marie intervenne.

“Sembrano impronte di zoccoli.”

“Lo penso anch’io” Tyler concordò.

Riley provГІ un pizzico di confusione.

Chiese pertanto: “State dicendo che la donna è stata calpestata a morte da un animale con gli zoccoli?”

Tyler scosse il capo. “Non sto ancora dicendo una cosa simile. Non sono ancora certo che questi segni siano stati fatti prima o dopo la ferita inferta al petto. Ma ho la sensazione che siano stati fatti in seguito, dopo che la vittima era già stata trafitta.”

Ann Marie sussultГІ di nuovo.

Disse: “E l’oggetto che l’ha trafitta aveva la forma di un corno di un animale con gli zoccoli! Come se fosse stata trafitta a morte!”

“Così sembra” Tyler disse.

Riley riuscì a malapena a credere alle proprie orecchie.

Lei disse: “State dicendo che questa donna è stata colpita al petto da un grosso animale, che poi le ha schiacciato il corpo?”

Tyler fece spallucce: “Come ho detto, non sono ancora in grado di affermarlo.”

Ann Marie chiese: “Ma di che tipo di animale potremmo parlare?”

Lo Sceriffo Wightman si espresse con una sorprendente nota di certezza.

“Un caprone.”

Riley guardò lo sceriffo. Intuì dalla sua espressione che intendeva davvero ciò che aveva detto.

“Non capisco” Riley disse.

“Neanch’io” Wightman disse. “Ma sono piuttosto sicuro che saranno in molti a finire morti, se non mettiamo fine a questo. Vi dimostrerò perché, quando torneremo alla stazione. Spero che il BAU possa trovarci un senso. Pensate che vada BENE se Tyler e la sua squadra portano il corpo in obitorio ora?”

“Va bene” Riley assentì.

Appena Tyler iniziò a distribuire ordini alla sua squadra, Wightman si rivolse a Riley e Ann Marie: “Andiamo in stazione. Potete seguirmi con la vostra auto. Quando arriveremo, potrò aggiornarvi su quanto sappiamo finora.”

La mente di Riley si mise in moto, mentre lei ed Ann Marie tornavano al loro veicolo. Questo omicidio era molto piГ№ strano di quanto avesse immaginato; troppo strano, sospettava, perchГ© la polizia locale lo affrontasse per conto proprio.

Si sarebbe rivelato un vero caso dell’FBI dopotutto?

Mentre, entrata in auto con la sua nuova partner, seguiva il veicolo dello sceriffo, Riley era assillata da qualcos’altro: il comportamento di Ann Marie sulla scena del crimine. Sembrava che il capo coroner sapesse più su di lei di quanto la stessa Riley sapesse. Quella situazione doveva cambiare.

Riley provò a pensare ad un modo diplomatico di affrontare l’argomento. Ma la sua impazienza ebbe la meglio su di lei, e disse ad alta voce ad Ann Marie: “Ma chi sei tu, piuttosto?”




CAPITOLO SEI


Quelle parole, appena pronunciate, sembravano riecheggiare nell’auto e Riley si pentì immediatamente della schiettezza della propria domanda.

“Chi sei tu, piuttosto?”

Ann Marie la guardГІ con sorpresa. Sembrava che la recluta stesse provando a comprendere ciГІ che Riley stava chiedendo.

Riley balbettò: “Ciò che intendo dire è … sai molte cose sui cadaveri … e il coroner sembra conoscerti … e …”

Ann Marie esplose in un sorriso.

“Oh, quello” disse. “Sì, immagino di dover essere sembrata un po’, macabra. Beh, sono cresciuta tra i cadaveri.”

“Huh?” Riley disse.

“Mio padre gestisce un’agenzia di pompe funebri a Georgetown, la Esmer’s Funeral Home.”

Poi, rise ed aggiunse: “È un lavoro prospero, mi creda. I ricchi muoiono tanto quanto chiunque altro. Chi lo avrebbe mai pensato, vero? Ad ogni modo, papà ha ottenuto una reputazione davvero professionale nel suo settore, perciò molti uomini della scientifica lo conoscono. Ecco perché il coroner ha riconosciuto il mio nome.”

Riley provò a tenere gli occhi sulla strada, e sull’auto che stava seguendo. Ma non poté fare a meno di dare un’occhiata ad Ann Marie, provando ad immaginarla da bambina, da piccolissima forse, a girare intorno alle bare. A che tipo di cose questa ragazza acqua e sapone aveva assistito nella sua vita finora? Forse aveva persino osservato suo padre eseguire delle imbalsamazioni? Se così era, quanti anni aveva avuto la prima volta?

Come per rispondere alle domande silenziose di Riley, Ann Marie disse: “Immagino di conoscere il lavoro piuttosto accuratamente. Ecco perché papà non è ancora felice che io abbia deciso di entrare nelle forze dell’ordine. �Non si guadagna così’ continua a ripetermi. Ciò che intende davvero è che ha sempre voluto che prima o poi prendessi le redini dell’impresa di famiglia.”

Ann Marie fece spallucce e continuò: “E ho sempre pensato che quella vita sarebbe andata bene per me, finché non ho risolto quel caso di omicidio e sono stata reclutata nel Programma dell’FBI. Ora sono davvero attaccata a questa attività.”

AttivitГ ? Riley pensГІ.

In tutti questi anni non aveva mai pensato a ciò che faceva come “attività”.

Adesso la curiositГ  di Riley stava crescendo. Sembrava esserci ancora molto che non sapeva riguardo a questa ragazza.

Chiese: “Dimmi di quel caso che hai risolto.”

Ann Marie esplose in una risata modesta.

“Oh, non è importante” replicò. “L’annoierebbe, ne sono sicura.”

Ne dubito, Riley pensГІ.

Ma non era il momento di sentire la storia. Lo sceriffo stava fermando l’auto nel parcheggio della stazione di polizia, così Riley lo seguì, affiancando la sua auto. Le due agenti uscirono dal veicolo e si diressero alla stazione insieme allo sceriffo.

La stazione era un grande e bell’edificio coloniale ma, nell’istante in cui vi entrarono, Riley notò che il posto era totalmente ristrutturato e di aspetto moderno. Era certa che fosse ben equipaggiato dalle ultime tecnologie di cui disponevano le forze dell’ordine. Le persone all’interno sembravano concentrate sul proprio lavoro.

Tutto portava a far ritenere che lo Sceriffo Wightman gestisse una forza competente, non la sorta di personale primitivo con cui Riley e Bill avevano spesso a che fare.

Si ritrovò a chiedersi se agenti dell’FBI fossero necessari lì, dopotutto.

D’altro canto, non aveva ancora idea del perché lo sceriffo pensasse che stessero avendo a che fare con un serial killer e non semplicemente con un omicida di una volta.

Una volta raggiunte le scrivanie degli impiegati, Riley notГІ che tutti sembrarono sollevare lo sguardo e sorridere ad Ann Marie; la ragazza incontrГІ i loro sguardi, sorrise di rimando e fece un lieve cenno di saluto.

Immagino che lei piaccia, Riley pensГІ.

A tutti, tranne a me, apparentemente.

Ciò che infastidiva Riley era il fatto che la ragazza sembrava di sapere di essere piacevole e graziosa. Si stava chiaramente crogiolando di tutta l’attenzione che le persone che aveva intorno le stavano dimostrando. A Riley non pareva un atteggiamento particolarmente professionale per un’aspirante agente del BAU.

Riley ed Ann Marie seguirono lo Sceriffo Wightman in una grande sala conferenze, dove, su un tavolo, era posto un raccoglitore. Tutti sedettero, lo sceriffo aprì il raccoglitore e dette un’occhiata al contenuto.

“Immagino di dover cominciare dal principio” disse. “L’anno scorso, la notte di Halloween, una ragazza è scomparsa, la diciassettenne Allison Hillis.”

Wightman spinse una foto della sorridente adolescente sul tavolo, così che Riley ed Ann Marie potessero vederla. Pur senza commentare, Riley non poté evitare di paragonarla al cranio del corpo che era stato rimosso dalla tomba. Quella ragazzina dall’aspetto sano si era trasformata così?

Sapeva che poteva essere. A determinati tipi di mostri piaceva scegliere i giovani e belli.

Wightman continuò: “L’ultima volta che è stata vista stava andando a piedi ad una festa, indossando un costume da scheletro. La sua famiglia ha iniziato a cercarla quella notte, e ci ha chiamati il mattino seguente. Sono passati alcuni giorni senza alcuna notizia di lei, e naturalmente, la famiglia è andata in panico, e così tutti quelli che la conoscevano. Nessuno pensava che Allison fosse una ragazza che potesse semplicemente fuggire. Naturalmente, io e miei uomini abbiamo fatto tutto il possibile per cercarla, ma invano.”

Toccando un pezzo di carta, lo sceriffo aggiunse: “Una settimana dopo, questo messaggio è stato recapitato alla stazione.”

Dispose il messaggio di fronte a Riley ed Ann Marie. Si trattava di una nota fatta con lettere ritagliate e poi incollate su carta bianca. Dice:


STATE CERCANDO LA RAGAZZA TRAVESTITA DA MORTE?


BUONA FORTUNA


ADESSO  È IL TURNO DELL’UOMO CAPRA DI INTONARE IL CANTO DELLA CAPRA

“Potete immaginare che ha attirato davvero la nostra attenzione” Wightman disse.

Riley annuì e disse: “Travestita da morte’ questo di sicuro si riferisce al costume di Halloween di Allison.”

“Esatto” Wightman disse. “Francamente, ci ha anche spaventati a morte. Perché c’era dell’altro incluso nel messaggio.”

Aprì un altro foglio di carta, una fotocopia di una piantina con un rettangolino rosso disegnato sopra.

Wightman spiegò: “Questa è una piantina di Ironwood Park. E il punto segnato mostra il posto esatto in cui eravamo qualche minuto fa.”

Wightman rabbrividì leggermente al ricordo.

“Ho portato diversi miei uomini laggiù, e abbiamo trovato un mucchio di terra che sembrava proprio come una fossa appena scavata. Ci siamo aspettati il peggio, naturalmente. Eravamo certi che avremmo trovato il corpo di Allison in fondo a quella fossa. Ma abbiamo scavato via tutto il terreno che era stato buttato nel buco, e non c’era nulla all’interno.”

Wightman alzГІ leggermente le spalle.

Disse: “Naturalmente, abbiamo creduto si trattasse di uno scherzo, uno scherzo malato a spese della polizia, e anche a spese della famiglia della povera Allison. Con la ragazza ancora scomparsa, un bastardo doveva aver pensato che fosse un gesto carino mandarci laggiù a scavare in una fossa vuota.”

Wightman emise un sospiro esausto.

“Beh, quasi un anno intero è trascorso” disse. “Ogni singolo giorno da allora, abbiamo provato a scoprire dove fosse finita Allison. Abbiamo tentato in ogni modo possibile, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Poi, ieri sera abbiamo ricevuto un altro messaggio.”

Spinse un altro foglio di carta dall’altra parte del tavolo: un altro messaggio con altre lettere ritagliate e incollate:


STATE ANCORA CERCANDO LA RAGAZZA TRAVESTITA DA MORTE?


ASPETTATEVI MIGLIORE FORTUNA STAVOLTA


L’UOMO CAPRA HA ANCORA FAME


BANCHETTERГЂ E CANTERГЂ ANCORA


ALLA VIGILIA DI OGNISSANTI.

Lo sceriffo mostrГІ loro ancora un altro foglio di carta: una piantina proprio come quella precedente, con un triangolo rosso nello stesso punto.

“Questa era insieme al messaggio” lo sceriffo disse, tracciando la piantina con il suo dito indice. “Beh, naturalmente, abbiamo pensato che anche questo fosse uno scherzo crudele. Avevo quasi voglia di ignorarlo totalmente. Ma non ho potuto farlo, non se c’era anche la benché minima possibilità di trovare Allison.”

Lo sceriffo si protese verso Riley ed Ann Marie.

Disse: “Allora, io e un paio dei miei uomini siamo di nuovo usciti ieri notte tardi con torce e pale. Quando siamo arrivati sul posto, non sembrava appena scavato, come la volta precedente. Si sarebbe detto che nessuno lo avesse toccato da molto tempo, forse da quando abbiamo riempito di nuovo la fossa un anno fa. Ma ho chiesto ai miei uomini di scavare in ogni caso.”

“Ed è così che l’avete trovata” Riley intervenne.

Wightman annuì. “Qualcuno deve averla sepolta lì nel corso dell’anno, senza farsi notare da qualcuno. Avrei voluto aver pensato di tenere d’occhio il posto. Ma come avremmo potuto aspettarci una cosa simile?”

“Non avevate motivo di pensare che fosse qualcosa di diverso da uno scherzo” Riley concordò.

“Ma l’intera faccenda era strana, più di ogni mia fantasia” Wightman replicò. “So di non aver colto ogni possibilità e potrebbe succedere di nuovo. Perciò, stamattina ho detto ai miei uomini di sorvegliare la scena del crimine e chiamare il BAU, cercando aiuto. Non abbiamo neanche stabilito un arco temporale durante il quale è avvenuto l’omicidio di Allison, né il modo in cui successivamente è stata sepolta.”

Ann Marie parlГІ.

“Beh, il coroner concorda con me nel fatto che il corpo sia stato congelato per un periodo di tempo prima di essere seppellito.”

Wightman commentò: “Quindi, se il corpo è stato congelato, questo influenzerà ciò che può dirci dell’orario della morte della vittima.”

Ann Marie annuì ed aggiunse: “Forse può risalire ad un arco temporale migliore dopo aver condotto un’autopsia. Ma dubito che riuscirà mai a stabilire esattamente quando è stata uccisa. Forse, è morta poco dopo essere scomparsa. O forse, è accaduto dopo molto tempo. Forse è stata tenuta prigioniera per un po’ di tempo.”

Riley trovГІ strano sentire la ragazza esprimersi come un medico legale esperto.

Quali altre sorprese ha in serbo? si chiese.

Wightman sospirò e disse: “Tutto ciò che so è che sono preoccupato a morte per qualunque cosa stia per accadere. Il nuovo messaggio dice che l’Uomo Capra �mangerà e canterà di nuovo alla viglia di Ognissanti.’ Ovviamente, si riferisce ad Halloween. Che sarà dopodomani.”

La testa era affollata di domande. Disse allo sceriffo: “Ha idea di che cosa sia �l’Uomo Capra’?”

Le labbra dello sceriffo si contrassero in una smorfia.

“Come dato di fatto, sì” rispose. “L’Uomo Capra è una leggenda urbana del Maryland. Secondo la versione più comune, uno scienziato pazzo che faceva sperimenti sulle capre si trasformò accidentalmente in una creatura ibrida, per metà uomo, e metà capra. Si dice che vagasse per il paese, in cerca di sangue umano di cui nutrirsi.”

Lo sceriffo tamburellò con le dita sul tavolo ed aggiunse: “A dire il vero, la leggenda dell’Uomo Capra non è neanche originaria di questa parte del Maryland. Si dice che si aggiri vicino Beltsville lungo Fletchertown Road. Ma storie del genere girano ovunque. Ho sentito di �avvistamenti’ dell’Uomo Capra altrove nello stato.”

L’intera faccenda stava iniziando a diventare strana e priva di senso agli occhi di Riley. Ripensò al cadavere sulla scena del crimine.

Aggiunse: “Il corpo era segnato da impronte di zoccoli, come quelli di una capra.”

Ann Marie aggiunse: “E la ferita fatale sembrava essere stata causata dal corno di un animale. Ma le capre sono vegetariane, no? E sono in realtà carine.”

“È solo una leggenda” Wightman grugnì, “non credo che qualcuno di noi creda che Allison sia stata trafitta da una capra che poi l’ha schiacciata, men che meno che sia stata uccisa da una specie di mezzo-uomo e mezza-capra. Ma chiunque l’ha uccisa voleva che le cose sembrassero così.”

Riley annuì e disse: “E gli piacerebbe se la gente cominciasse a credere che l’Uomo Capra fosse vero, e �affamato’, come dice il messaggio. Questi messaggi sono di dominio pubblico?”

Wightman scosse il capo.

“I soli ad esserne a conoscenza siamo io e gli uomini che hanno eseguito lo scavo. Persino dopo aver ricevuto il primo, ho fatto giurare segretezza agli uomini. Allora, non volevo dare al bastardo che ha mandato il messaggio la pubblica attenzione che ovviamente voleva.”

“Quella è stata un’idea saggia” Riley disse. “Provate a mantenere le cose così come sono. Presumo che la voce dell’omicidio di Allison Hillis si sia già diffusa. Ma dobbiamo mantenere i dettagli segreti per tutto il tempo possibile. Questo tizio, �Uomo Capra’, potrebbe rendere il caso molto più difficile da risolvere, se prende piede con il pubblico. Le cose potrebbero tramutarsi in un vero circo.”

Riley riflettГ© silenziosamente per un istante, fissando entrambi i messaggi.

Era sicura di una sola cosa: che Wightman avesse avuto ragione a richiedere l’aiuto del BAU. Non era certa di avere a che fare con un serial killer. Ma senz’altro avrebbero affrontato un tipo unico di psicopatico.

Poi Riley chiese a Wightman: “La frase �Canto della Capra’ ha un significato per lei?”

Wightman alzò le spalle. “Parte della storia, direi. Non l’ho mai sentita, io stesso. Ma sa come vanno le cose con queste leggende urbane. Ci sono varianti, differenze. Forse l’Uomo Capra canta in modi diversi.”

Riley sapeva che l’uomo poteva avere ragione. Ciò nonostante, pensò che la frase avesse una sorta di significato che avrebbero fatto meglio a non trascurare.

Wightman disse: “Quello che mi spaventa al momento è il riferimento alla �vigilia di Ognissanti.’ Pensa che il killer possa provare a rapire qualcuno dopodomani notte?”

“Non lo so” Riley rispose. “E non voglio iniziare a diffondere panico, facendo emettere un avviso. Se resistiamo alla tentazione, svolgendo il nostro lavoro, potremmo catturare il killer prima di allora.”

“E che cosa facciamo?” Wightman chiese.

Riley restò in silenzio e rifletté per un altro istante. Poi chiese: “La famiglia di Allison Hillis vive a Winneway?”

Lo Sceriffo Wightman annuì.

Riley disse: “Vorrei far loro una visita e interrogarli.”

Wightman sospirò e chiese: “Agente Paige, non so se sia una buona idea al momento.”

“Perché no?” Riley chiese.

“Come può immaginare, è stato difficile per i genitori di Allison sin dal momento della sua scomparsa. Non hanno mai smesso di sperare che la figlia tornasse a casa sana e salva. Ho mandato un paio di miei uomini a casa loro stamattina, a dire loro del corpo che avevamo trovato.”

“Come l’hanno presa?” Riley chiese stavolta.

“Il padre di Allison, Brady, non c’era. Si trova a Londra per affari. Ma i miei uomini hanno parlato con la madre, Lauren. Mi hanno detto che la donna si trova in un profondo stato di negazione, dice che deve trattarsi di qualcun altro con indosso il costume che lei indossava quella notte.”

Wightman fece spallucce di nuovo. “Non c’è alcun dubbio nella mia mente che si tratti del corpo di Allison. Ma non posso ancora dimostrarlo. Potremmo portare Lauren all’obitorio per farle identificare il cadavere, sebbene non sono certo che ne sarebbe in grado, date le condizioni in cui quello riversa. Preferirei aspettare finché Tyler potrà confermare l’identità della ragazza con un test del DNA. Poi, forse, Lauren accetterà la verità. Intanto, preferirei non disturbarla.”

Riley strizzГІ gli occhi, pensierosa.

Disse: “Sceriffo Wightman, apprezzo la sua preoccupazione. Ma voglio sbrigarmi quanto più possibile, e, per quanto mi riguarda, il primo passaggio è parlare con la madre. Mi piacerebbe andare a casa sua immediatamente.”

Wightman annuì con riluttanza.

“Chiamerò Lauren per avvisarla che stiamo andando da lei” rispose.

Nell’istante in cui tirava fuori il cellulare, il telefono di Riley si mise a squillare. Vide che si trattava di una chiamata di Bill. Resistette all’impulso di rispondergli immediatamente, preferendo trovare un posto in cui potesse parlargli privatamente. Uscì dalla sala conferenze, fermandosi nel corridoio deserto.

La voce di Bill sembrava turbata, quando lei rispose.

“Riley, parlami. Sono impazzendo qui. Meredith mi sta tenendo al BAU, e dovrei fare delle ricerche, ma non so da dove iniziare. Dimmi come vanno le cose.”

Riley aggiornò rapidamente Bill. Gli fornì numerosi dettagli, raccontandogli quello che lo Sceriffo Wightman aveva detto su ciò che era accaduto dalla sparizione di Allison Hillis, rivelandogli anche dei due messaggi. Gli disse anche della condizione del corpo.

“Congelato, huh?” Bill disse. “A quanto pare, forse potrei controllare le vendite dei grossi congelatori, quelli che vengono utilizzati nei ristoranti e supermercati e simili. Forse qualcuno in quell’area ne ha comprato uno di recente. Posso controllare le vendite e gli acquisti locali.”

Riley acconsentì. Sembrava una pista improbabile, ma almeno Bill aveva un posto da cui cominciare.

“C’è altro?” fu la sua domanda.

Riley rifletté per un istante. C’era qualcosa contenuto all’interno di quei messaggi che la stava tormentando.

Lei disse: “Prova a scoprire se c’è un significato alle parole �canto della capra.’ Forse fa solo parte della leggenda urbana dell’Uomo Capra. Ma ho la sensazione che ci sia più di questo.”

“Ci penso io” Bill disse.

Poi, un silenzio cadde tra loro.

Questo ГЁ il momento in cui dovremmo concludere la telefonata, pensГІ. Ma a quanto pare, nessuno di loro due era pronto a farlo.

Finalmente, Bill disse ciГІ che entrambi stavano pensando.

“Questo è strano.”

Riley sorrise.

“Sì, lo è davvero” aggiunse lei.

Bill disse: “Non mi piace affatto restare bloccato qui mentre tu sei via su un altro caso.”

“Lo so, Bill” Riley commentò. “E a me non piace lavorare senza di te. Ma potremmo doverci abituare a diversi cambiamenti ora che …”

La sua voce scemГІ, mentre si domandava: ora che cosa?

Le cose sarebbero state sicuramente molto diverse se Meredith non avesse chiamato, interrompendo il suo appuntamento a pranzo con Bill. In quel momento, tutta la loro relazione sembrava basata su domande senza risposte.

“Abbiamo molto di cui parlare” Riley disse. “Ma non è questo il momento.”

“Capisco” Bill disse. “Forse stasera.”

“Andrebbe bene” Riley rispose.

Ci fu di nuovo silenzio.

Sta diventando ridicolo, Riley pensГІ.

Infine, chiuse: “Ci sentiamo presto.”

“D’accordo” Bill disse.

Misero fine alla telefonata. Riley stette a fissare il cellulare per un istante, desiderando che Bill fosse lì con lei adesso.

Quando tornò nella sala conferenze, trovò Ann Marie intenta a chiacchierare, mentre lo Sceriffo Wightman ascoltava. Riley capì subito che Ann Marie stava intrattenendo l’uomo con storie relative al lavoro delle pompe funebri. Lo Sceriffo Wightman sembrava totalmente affascinato.

Riley immaginava che fosse meno incuriosito dalle storie piuttosto che dalla graziosa ragazza che le stava raccontando.

“Dobbiamo andare” Riley si rivolse ai due.

La conversazione terminò, e Riley e i due colleghi si diressero fuori dall’edificio.

Riley continuГІ a guardare Ann Marie, mentre i tre raggiungevano i rispettivi veicoli.

Piace a tutti, pensГІ di nuovo.

E a lei piace essere apprezzata.

Riley non aveva mai pensato al fatto che essere piacevoli potesse essere una caratteristica utile nelle forze dell’ordine.

Non pensava che quella collaborazione sarebbe andata molto bene.




CAPITOLO SETTE


La reazione della recluta a ciГІ che le circondava disse a Riley qualcosa di piГ№ sulla nuova giovane partner.

“Oh, che bel quartiere!” Ann Marie esclamò. “Assomiglia molto al posto in cui sono cresciuta!”

Riley guidava, seguendo l’auto dello Sceriffo Wightman, nella zona chiamata Aurora Groves. Ogni cosa sembrava costosa, come nel resto di Winneway. Non si trattava di un complesso recintato e sorvegliato ma era ben progettata con strade curve, ideate per rendere più lento il traffico. C’erano stagni, prati e giardini tra enormi prati.

Se Ann Marie era di un quartiere simile, la deduzione era facile per Riley.

La sua famiglia ГЁ ricca.

Naturalmente, Riley non ne era realmente sorpresa. Ann Marie le era apparsa benestante fin dall’inizio.

Mentre Riley continuava a seguire lo sceriffo, Ann Marie tirò fuori il cellulare e si mise alla ricerca d’informazioni sul quartiere, condividendo le sue scoperte con entusiasmo.

“Aurora Groves è molto più nuovo del resto di Winneway. Ascolti, può vedere che alcune delle case sono ancora in vendita. Alcune si possono acquistare per poco più di cinquecentomila dollari, sebbene altre abbiano un costo più vicino ad un milione.”

Ann Marie annuì con approvazione.

“Questa non è la zona più ricca qui intorno. Ma mi piacciono queste case molto più delle vere ville. Quelle mi fanno sempre sentire sola. Sono contenta di essere cresciuta in una zona più modesta come questa.”

PiГ№ modesta? Riley pensГІ.

La zona certamente non sembrava “modesta” ai suoi occhi. Le case erano troppo grandi per i suoi gusti, e non le trovava neanche molto belle.

Molte delle case che aveva visto nel resto di Winneway erano autentiche e storiche, anche se erano arricchite da elementi anacronistici come le piscine. Queste case erano pseudo-tradizionali, e a Riley non piacevano. Ma, apparentemente, Ann Marie si sentiva proprio a suo agio in quella zona.

Almeno sa come svolgere una ricerca online, Riley si disse.

Tuttavia, quanto la giovane stava scoprendo non sembrava essere molto rilevante.

Quando lo Sceriffo Wightman frenò, fermandosi di fronte ad una casa, Riley parcheggiò dietro di lui. Come gli altri edifici lungo la via, aveva un grande porticato, piccole persiane accanto alle ampie finestre, e molti frontoni. Riley ed Ann Marie seguirono lo sceriffo fino alla porta d’ingresso. Quando suonarono il campanello, furono ricevuti da un uomo ben vestito e di bell’aspetto, di circa l’età di Riley.

Lo Sceriffo Wightman lo presentГІ come lo zio di Allison, Walker Danson.

Lo sceriffo aggiunse rapidamente: “Il Senatore di Stato, Walker Danson.”

Wightman aggiunse il titolo come se stesse parlando di un membro di una famiglia reale.

Danson strinse le mani a Riley ed Ann Marie.

“Sono il fratello di Lauren” disse. “Suo marito, Brady, è a Londra, perciò sono rimasto io per tutta la mattina, a tenerle compagnia. Lei è molto scossa da questo nuovo sviluppo. Spero che non la sconvolgerete ulteriormente.”

Lo disse come se fosse un comando e non una richiesta. Riley, naturalmente, non rispose. Dubitava molto che questo incontro avrebbe fatto sentire Lauren meglio.

Danson si incamminГІ, per accompagnarli in casa, poi si fermГІ e si rivolse a Riley ed Ann Marie.

“So che siete del BAU.”

Riley annuì.

Danson inclinò il capo e chiese: “Per caso conoscete Carl Walder?”

Riley provГІ a non sussultare al suono di quel nome.

“Sì” rispose. “È … l’Agente Speciale Capo al BAU.”

“Sì, lo so” Danson aggiunse.

Danson stette a guardarle un momento, con un’espressione imperscrutabile.

Riley gli chiese: “Lo conosce?”

“Lo conosco” lui rispose.

Riley ebbe un brivido per il modo in cui l’uomo aveva pronunciato quelle parole.

Senza commentare ulteriormente, Danson accompagnГІ Riley ed i due colleghi in casa. Riley si sentiva nettamente a disagio ora. Questo politico del Maryland aveva una sorta di rapporto personale con la sua nemesi al BAU? Riley potГ© solo sperare che non causasse problemi.

A Walder piaceva vantarsi di avere amici altolocati, e alcuni di questi erano stati una seccatura per Riley in passato. L’ultima cosa di cui al momento aveva bisogno era un seccato familiare altolocato che si lamentasse direttamente con Walder del suo lavoro.

L’entrata anteriore condusse a interni aperti e decisamente moderni, un continuo open space che portava da una zona all’altra.

Presto, giunsero ad un grande soggiorno con un soffitto alto. Le pareti erano di un bianco brillante e i pallidi pavimenti in legno massiccio erano anch’essi quasi bianchi. Esplosioni di colore dei cuscini e del mobilio si sposavano con le tinte dei quadri astratti alle pareti.

Seduta sul divano direttamente al centro della scena, nella stanza, c’era una donna che indossava vestiti in tinte unite e tenui, che contrastavano con il resto dell’ambiente. Danson la presentò come sua sorella, Lauren Hillis, la madre di Allison.

I suoi occhi brillarono.

Si rivolse a Riley ed Ann Marie: “Oh, voi siete le persone dell’FBI del cui arrivo mi ha avvisato Walker. Sono così sollevata di vedervi. Oggi è stato terribile.”

Si rivolse allo Sceriffo Wightman con un’espressione arrabbiata.

“Emory, non riesco a credere di quanto siano stati tremendi quei poliziotti che sono venuti a darmi la notizia stamattina. Hanno provato a convincermi che avete trovato il corpo di Allison. Questo è ridicolo, e lo sai.”

Wightman sembrГІ scosso.

Esordì: “Lauren, mi dispiace, ma …”

Lauren interruppe: “Adesso non provare a convincermene anche tu. Lo so, il corpo che hai trovato indossava un costume da scheletro. Ma questo non vuol dire proprio nulla. Allison ha comprato quel vestito in un negozio di costumi, ogni genere di persone ci va. Chiunque potrebbe aver comprato un costume come quello.”

Il suo cipiglio si fece più severo, mentre aggiunse: “E la polizia che è venuta stamattina mi ha detto che il colpo è rimasto seppellito a lungo. Non era stato ancora identificato. Come può essere? Deve essere in un terribile stato di decomposizione. Emory, tu hai visto il corpo. Puoi onestamente dire che assomigliasse ad Allison?”

Senza dare allo sceriffo una possibilitГ  di rispondere, parlГІ di nuovo, rivolgendosi a Riley ed Ann Marie.

“Voi due siete dell’FBI. Ho provato a chiedere ad Emory di ricorrere ai federali per tutto questo tempo. Capite quello di cui parlo. Voi siete esperti di questo genere di cose. Sapete fare di meglio che saltare a conclusioni errate.”

Annuì bruscamente a Riley e alla nuova partner.

“Ora voglio che voi due vi mettiate subito a lavoro e facciate quello che Emory e i suoi …  suoi dilettanti non sono riusciti a completare ormai da un anno. Trovate mia figlia. Lei è viva, lo sento nelle ossa, e una madre sa queste cose. Suppongo che abbia avuto un’amnesia, non ricorda chi è. Deve sentirsi terribilmente persa. Ma sono sicura che possiate trovarla in breve tempo. Ci conto.”

Ci fu uno strano silenzio. Lo Sceriffo Wightman trascinГІ i piedi e guardГІ in terra.

Venire qui ГЁ stato un errore, Riley pensГІ.

Ricordò che Wightman le aveva detto alla stazione che Lauren Hills si trovava in un “profondo stato di negazione.”

Avrei dovuto ascoltarlo, pensГІ.

Ma quello che aveva davanti era molto peggio di quanto si era aspettata. La povera donna aveva trascorso un anno intero a sperare e a disperarsi, provando a rassegnarsi al peggio eppure restando in attesa di buone notizie, tutto allo stesso tempo. Confusione e trauma le erano chiaramente costate un terribile prezzo. A Riley pareva ben poco lucida.

Con voce tranquilla, il fratello disse: “Forse voi tre volete sedervi.”

Riley voleva rispondere di no, che lei ed i colleghi dovevano andarsene e proseguire con il loro lavoro. Non riusciva ad immaginare che Lauren potesse fornire risposte lucide e coerenti. Se anche avessero provato a chiedere qualcosa, il tentativo si sarebbe sicuramente risolto al contempo in un’intrusione ed una perdita di tempo. Ma non potevano neppure andare via, senza dire nulla.

Sarebbe troppo crudele, pensГІ.

Riley e lo sceriffo sedettero su un paio di sedie con lo schienale dritto di fronte al divano. Riley si stupì che Ann Marie si fosse seduta sul divano accanto a Lauren.

Ma lo fu ancora di piГ№, quando la partner prese la mano della donna.

No! pensГІ.

Questo era del tutto inappropriato. La ragazza non sapeva che non era il caso di entrare in contatto intimo con la persona durante lo svolgimento di un interrogatorio? Riley temeva un’imminente catastrofe emotiva.

Poi, Ann Marie si espresse con una voce dolce e gentile.

“Signora Hillis, siamo terribilmente dispiaciute per quanto sia stato difficile per lei.”

Il tono di Ann Marie sembrГІ sorbire un immediato effetto calmante sulla donna.

“Non ne ha idea” Lauren Willis disse.

“No, naturalmente, no” Ann Marie rispose, tenendo ancora la mano di Lauren. “Nessuno è assolutamente in grado di comprendere quello che sta passando.”

Poi, lei e la donna restarono sedute a guardarsi per un istante. Riley capì subito ciò che la partner recluta stava facendo.

Si sta comportando proprio da impresaria di pompe funebri.

Indubbiamente aveva osservato suo padre mentre confortava i parenti dei defunti innumerevoli volte. Ma questa intuizione non faceva sentire meglio Riley per quanto stava accadendo.

Siamo agenti dell’FBI, non impresari di pompe funebri.

Questa ГЁ una vera follia.

Avrebbe voluto strattonare via Ann Marie e trascinarla fuori dalla casa, per poi darle una brusca lezione sul comportamento professionale. Ma non poteva farlo, non ora, non senza aggravare le cose. Doveva solo sperare che la situazione non peggiorasse quanto lei temeva.

Sempre con quella voce dolce e confortante, Ann Marie riprese: “Signora Hillis, ho bisogno che faccia una cosa per me. Va bene?”

Lauren annuì.

Ann Marie lasciГІ andare la mano della donna e tirГІ fuori il proprio cellulare, e iniziГІ a schiacciare sullo schermo con il dito.

Che cosa sta facendo adesso? Riley si chiese.

Poi, Ann Marie disse: “Ho scattato questa foto sulla scena del crimine stamattina. Sua figlia aveva un neo sulla guancia destra? Uno simile a questo?”

Ann Marie le mostrò la foto sul cellulare. Lauren sgranò gli occhi, e divenne un po’ più pallida. Poi, emise un lungo e strano sospiro di sorpresa che in qualche modo sembrò angosciato e sollevato.

GuardГІ dritto negli occhi Ann Marie.

“È lei” sussurrò. “È davvero lei.”

Ann Marie annuì e disse: “Temiamo sia così. Mi dispiace.”

Con sorpresa di Riley, la donna non scoppiГІ in lacrime. Invece, guardГІ lo sceriffo, e poi Riley, e infine di nuovo Ann Marie. ParlГІ con una voce che esprimeva una profonda rabbia.

“Dovete trovare chi le ha fatto questo.”

Ann Marie annuì. “Io e la mia partner siamo qui per questo. Apprezzeremmo davvero il suo aiuto.”

“Naturalmente” Lauren disse.

Riley provГІ un pizzico di inatteso ottimismo. Lauren era improvvisamente molto piГ№ lucida di quanto fosse stata prima.

Forse non durerГ , Riley pensГІ.

Forse la veritГ  non ГЁ ancora venuta completamente a galla.

Ma, nel frattempo, forse Lauren poteva rispondere ad alcune sue domande.

Riley chiese: “Potrebbe dirci dell’ultima volta che ha visto sua figlia?”

Lauren annuì.

“Erano circa le otto e trenta della sera di Halloween. Aveva appena indossato il suo costume da scheletro ed era venuta in soggiorno, proprio qui, a mostrarsi a me e suo padre. Ne siamo rimasti molto divertiti. Disse che stava uscendo per andare alla festa.”

“La festa?” Riley domandò.

“A casa di Patsy Haley, nella sala giochi della sua famiglia” Lauren rispose. “Patsy era un’amica di Allison, e conosciamo da anni la sua famiglia. Facevano una festa di Halloween ogni anno, ed Allison ci si divertiva sempre. Io e Brady eravamo sicuri che sarebbe andato tutto bene.”

“Com’è andata alla festa?” adesso Riley chiese.

“A piedi” Lauren rispose. “La casa è a pochi isolati da qui, e le nostre strade normalmente sono sicure.”

Lauren fissò nel vuoto per un istante, poi ripeté: “Eravamo sicuri che tutto sarebbe andato bene.”

La donna restГІ in silenzio, ma Riley sapeva di non doverla pressare con le domande.

ParlerГ  da sola.

Difatti, Lauren riprese poco dopo: “Poi alle nove e trenta, Patsy ci ha telefonato. Ha chiesto di parlare con Allison. Voleva sapere perché non fosse ancora alla festa. Lei ha riso e ha detto: “Ho chiamato per dirle di portare qui le chiappe.” Io ho detto a Patsy che … Allison non c’era e …”

La voce di Lauren scemò, poi proseguì: “Ed è stato allora che io e Brady abbiamo iniziato a preoccuparci.”

Il suo volto s’incupì mentre guardava lo Sceriffo Wightman.

Lei disse: “È stato allora che ti ho chiamato, Emory. Ti ho detto che io e Brady non sapevamo dove fosse Allison, che avrebbe dovuto essere ad una festa, e ti ho chiesto di provare a cercarla.”

Le labbra di Lauren si contrassero per la collera.

Disse a Wightman con un lieve ringhio: “Mi hai detto di non preoccuparmi. Hai detto che era Halloween e che Allison poteva essere in mille posti. Hai aggiunto che gli adolescenti stavano dando feste in tutta Winneway. Allison poteva essere ad una di quelle, così hai detto.”

Lo sceriffo sembrava scosso, in quel momento.

“Lauren …” disse.

La donna continuò: “Ti avevo detto che c’era qualcosa che non andava. E che non era da Allison andare da qualche parte senza avvisare. Ed è stato allora che sei diventato scontroso. “È la notte di Halloween” hai detto. “Vuoi che mandi qualcuno a cercare ad una festa? Tutti i miei uomini sono impegnati con i ragazzi che fanno scherzi.””

Lauren distolse lo sguardo dallo sceriffo ed aggiunse: “Hai promesso che sarebbe andato tutto bene. Solo dopo che non se ne sono avute notizie per tutta la notte, hai iniziato a cercarla. E per allora, era troppo tardi.”

Seguì un cupo silenzio. Riley si sentì dispiaciuta per lo sceriffo. Era ovvio da quello che Lauren stava dicendo che non aveva fatto alcunché di sbagliato. Infatti, sapeva che molti sceriffi non si sarebbero presi la briga di cominciare la ricerca neppure il giorno seguente. Passavano giorni prima che iniziassero a prendere seriamente la situazione.

Infine, Lauren emise un suono di soffocamento e iniziГІ a piangere.

“Lei se n’è andata” sussultò. “Se n’è andata via per sempre.”

Ann Marie diede un fazzoletto a Lauren. Poi, le prese di nuovo la mano e le diede gentilmente un colpetto.

Riley sapeva che l’interrogatorio era finito. Ma non si era trasformato nella catastrofe che lei si era aspettata. Sebbene le informazioni che Lauren aveva loro fornito dovevano essere state già comunicate da tanto tempo alla polizia, confermavano un punto di partenza per le indagini di Riley.

Riley si alzò dalla sedia e disse: “Signora Hillis, grazie per il suo tempo e il suo aiuto. Faremo tutto il possibile per trovare chiunque abbia fatto questa cosa terribile a sua figlia.”

Lauren annuì, singhiozzando.

Il fratello disse: “Ci vediamo con tutti e tre all’uscita.”

Il Senatore Danson accompagnò Riley, Ann Marie e lo Sceriffo Wightman alla porta d’uscita. Riley vide che la sua espressione era severa, mentre usciva sul porticato insieme a loro.

Danson parlГІ con Riley e la sua partner.

“Quando vi aspettate di riuscire a catturare questo killer?” chiese.

Riley era stupita dalla domanda. Non sembrava affatto una domanda. Sembrava come se l’uomo si aspettasse di sapere da loro un preciso orario di cattura ed arresto dell’assassino.

“Non lo so” fu la risposta di Riley. “Ma lo troveremo.”

Danson incrociГІ le braccia, sembrando per nulla soddisfatto, ma non aggiunse altro.

Quando lei ed i colleghi lasciarono il porticato, Riley si guardò intorno nel quartiere. Si stava facendo buio adesso, e le luci dei prati stavano cominciando ad accendersi per illuminare le abitazioni. Vide il brillante arancione di una decorazione di Halloween di fronte ad una casa posta sull’altro lato della strada.

Halloween era vicino. Questo killer avrebbe colpito presto? Se così stavano le cose, avrebbe agito di nuovo in questa stessa comunità altolocata?

Chiese dunque allo Sceriffo Wightman: “Presumo che abbiate scandagliato il quartiere dopo aver scoperto che Allison era sparita.”

Wightman annuì e disse: “Da cima a fondo. Abbiamo interrogato almeno metà di Aurora Groves. Nessuno aveva idea di quello che le fosse accaduto.”

Riley restГІ a riflettere per un istante. Era sicura che Wightman e la sua squadra avessero svolto un lavoro accurato.

Poi riprese: “Vorrei che mi mostrasse il percorso che Allison avrebbe fatto fino alla festa a casa dell’amica.”

Wightman emise un sospiro esausto.

“Più facile a dirsi che a farsi” le disse, indicando intorno. “Gli Haley vivono da quella parte, a meno di mezzo miglio da qui. Ma dal modo in cui queste strade s’incurvano e si intrecciano qui ad Aurora Groves, la ragazza poteva arrivarci in modi diversi. Nessuno ha idea di quale strada abbia scelto. Naturalmente, sono tutte così, tutte strade apparentemente sicure per il quartiere.”

Abbassò la testa, visibilmente esausto e scoraggiato. “È stata una giornata infernale” si rivolse a Riley ed Ann Marie. “Se è lo stesso per voi, vado a casa a dormire.”

Riley annuì con comprensione. Dopo il modo in cui la madre di Allison gli aveva appena parlato, Riley era certa che l’uomo fosse emotivamente alla frutta.

Gli disse: “Io e la mia partner continueremo a guardare in giro per un po’. Mi dica solo l’indirizzo di casa Haley. E, inoltre, forse potrebbe anche consigliarci un motel in cui poter alloggiare mentre siamo qui.”

Wightman diede loro le informazioni che Riley voleva, poi si diresse alla sua auto della polizia. Appena lei ed Ann Marie si allontanarono dalla casa, Riley guardГІ dietro di sГ© e vide che Walker Danson era ancora sul porticato. Le stava fissando con le braccia incrociate.




Конец ознакомительного фрагмента.


Текст предоставлен ООО «ЛитРес».

Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию (https://www.litres.ru/bleyk-pirs/il-killer-di-halloween/) на ЛитРес.

Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.



Если текст книги отсутствует, перейдите по ссылке

Возможные причины отсутствия книги:
1. Книга снята с продаж по просьбе правообладателя
2. Книга ещё не поступила в продажу и пока недоступна для чтения

Навигация